Chi era presente, ancora ricorda con emozione le due serate piene di sorrisi e lacrime del dicembre 2014, quando in un teatro Metastasio pieno andò in scena “Andata, caduta e ritorno”, lo spettacolo dedicato alla vita e alla carriera di Francesco Nuti, che salì sul palco assieme al fratello Giovanni, al quale affidò la lettura di un commovente messaggio ai pratesi. Protagonista di quello spettacolo – tratto dall’autobiografia di Nuti “Sono un bravo ragazzo” – è Nicola Pecci, che in questa intervista ripercorre alcuni tratti distintivi di Nuti: la vena comica malinconica, la generosità e l’attaccamento alla sua Narnali, con le bellissime attrici dei suoi film portate al circolino per la felicità degli amici di sempre.
Pecci si è anche confrontato con i familiari di Francesco per raccontare in scena il periodo più buio della vita dell’attore pratese e la sua “caduta”. I problemi – spiega Pecci – sono iniziati non con lo scarso risultato al botteghino di “Occhio Pinocchio”, ma prima, quando Francesco subì la pressione e le aspettative che seguirono al grandissimo successo di “Donne con le gonne”.