Istituto Dagomari più sicuro a livello sismico: consegnato il primo lotto di lavori completato
Stamani la cerimonia inaugurale. L'intervento ha coinvolto circa 30 aule: l’avvio dei lavori per il Blocco B è stato fissato per la primavera
Una cerimonia speciale, quella che si è tenuta questa mattina presso l’Istituto Tecnico Paolo Dagomari. Il presidente della Provincia di Prato Simone Calamai, insieme all’intero gruppo di lavoro – RUP, ufficio tecnico, ditta esecutrice – ha consegnato il primo lotto di lavori completato (Blocco A) relativo all’intervento di adeguamento sismico del plesso scolastico.
L’importante opera di riqualificazione, che coinvolge tre blocchi dell’edificio (Blocco A, Blocco B e Blocco H), prevede il miglioramento delle condizioni di sicurezza della struttura grazie a modifiche atte a ridurre l’impatto delle sollecitazioni sismiche, attraverso un’intensa azione di manutenzione straordinaria. L’Istituto Dagomari, come spiegato dal progettista responsabile, l’Ingegnere Paolo Spinelli, è tra le prime scuole in Italia a mettere in atto un intervento di questo tipo.
Tale intervento, nello specifico, consiste nell’inserimento di controventi dissipativi fluido viscosi che consentono di dissolvere in maniera considerevole l’energia in ingresso e quindi ridurre le sollecitazioni sismiche.
Un progetto, per un investimento complessivo di 5.248.847 euro, che è stato reso possibile grazie ai finanziamenti del PNRR per un valore di 3.902.779 euro.
La consegna del primo lotto di lavori, iniziati nel mese di giugno, segna un passo fondamentale verso la realizzazione di una struttura scolastica sicura, moderna e sostenibile, che risponde alle esigenze di integrità e funzionalità richieste dalla comunità educativa.
I lavori relativi al Blocco A hanno riguardato circa 30 aule mentre l’avvio dei lavori per il Blocco B è stato fissato per la primavera, con conclusione prevista per il mese di settembre 2024.
Alla cerimonia di inaugurazione hanno preso parte la dirigente scolastica Claudia Del Pace insieme ai rappresentati dell’Istituto e il dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale Nicola Neri Serneri.
“L’obiettivo era di avere un edificio più sicuro, con spazi migliori e luminosi – ha sottolineato la dirigente Del Pace – Un ringraziamento particolare va agli studenti, ai docenti e al personale Ata per la la tolleranza dimostrata ad ogni cambiamento necessario”.
“Oggi è una giornata bellissima perché consegniamo il primo lotto di lavori di adeguamento sismico dell’Istituto Dagomari, che rappresenta un intervento simbolo dell’impegno della Provincia sulle nostre scuole superiori – ha dichiarato il presidente Simone Calamai – Siamo consapevoli che si trattava di un un primo intervento complicato, sotto il profilo delle modalità operative, ma siamo riusciti a terminarlo rispettando a pieno i tempi che c’eravamo prefissati con la riconsegna di questo primo blocco entro la fine dell’anno. Sappiamo che da un’edilizia scolastica di qualità passa anche una didattica migliore”.
Con la conclusione di questa prima importante fase dell’intervento la Provincia di Prato si aggiudica un prestigioso primato, come ha spiegato con grande soddisfazione il presidente:
“Il significativo completamento di questo primo tassello fa sì che la Provincia di Prato sia una delle prime province d’Italia a concludere una fase di interventi PNRR sull’edilizia scolastica. Si tratta infatti, dati alla mano del Ministero, di uno degli interventi PNRR sugli Istituti superiori più avanzato d’Italia tra le province. E’ un’estrema soddisfazione che si traduce nel portare avanti quel lavoro di investimento e di miglioramento dell’edilizia scolastica delle nostre scuole superiori.
“Ovviamente il mio più grande ringraziamento va a tutti coloro che hanno contribuito al raggiungimento di questo traguardo – ci tiene a sottolineare il presidente Calamai – il nostro obiettivo adesso è proseguire a lavorare con la stessa determinazione e velocità sugli altri due blocchi del Dagomari e su tutti gli altri interventi PNRR che sono strategici affinché la Provincia di Prato possa avere in futuro un numero di edifici e di sedi per i nostri istituti scolastici nelle migliori condizioni e collocazioni, al passo con quella che deve essere una didattica di qualità”.