Piacenti assume cinque detenuti e li impiega nei grandi restauri di beni culturali
L'iniziativa è frutto dell'accordo tra l'impresa di restauro e l'associazione Second Chance. I neo assunti provengono dalle carceri di Pianosa, Gorgona e Prato
Fine anno davvero di festa per cinque detenuti di tre diverse carceri toscane che sono stati assunti dalla Piacenti spa che opera da decenni nel settore dei restauri di alto valore culturale. I nuovi assunti sono due detenuti dell’isola-carcere di Pianosa, dove Piacenti sta conducendo ricerche archeologiche ed interventi nell’area in cui sorgevano le terme di Agrippa; un detenuto della colonia agricola di Gorgona, che lavorerà ai restauri in corso nel laboratorio di Piacenti insieme ad altri due detenuti del carcere Dogaia di Prato.
Piacenti SpA, che ha all’attivo importanti interventi in Italia e all’estero tra cui il restauro della chiesa della Natività a Betlemme, ha aderito con convinzione al progetto di Seconda Chance, l’associazione impegnata nella promozione del lavoro dei detenuti e che è partner di Ance Toscana, l’Associazione delle imprese edili di Confindustria a cui Piacenti aderisce. ANCE Toscana ha sottoscritto alcuni mesi fa un protocollo di intesa con il Prap, il Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria di Toscana e Umbria proprio nel campo della formazione e dell’inclusione al lavoro dei detenuti. Non solo: la stessa Piacenti ha firmato uno specifico accordo di collaborazione con Seconda Chance per sviluppare insieme le iniziative di formazione e avviamento al lavoro dei detenuti.
Le assunzioni sono state decise da Piacenti SpA dopo aver selezionato, d’intesa con le Direzioni dei tre diversi carceri e con il Prap, i candidati in base alle loro esperienze, aspirazioni, il percorso svolto durante la detenzione e la possibilità di applicare loro i benefici previsti per essere ammessi al lavoro esterno. A tutti viene applicato il Contratto collettivo nazionale di lavoro del settore edile.
“Crediamo che un’impresa abbia la possibilità, senza grande sforzo, di fare qualcosa di utile per il proprio territorio oltre che dare lavoro – dice Giammarco Piacenti, presidente di Piacenti SpA –. Abbiamo accolto queste persone in azienda perché condividiamo i principi di un progetto che offre davvero una seconda possibilità a coloro i quali, dopo aver espiato gran parte della loro pena, non sono più gli stessi di molti anni fa e perché crediamo seriamente che lo scopo della detenzione sia quello indicato dalla Costituzione e cioè che la pena debba tendere alla rieducazione del condannato”.
Quella di Piacenti SpA è, per consistenza una delle maggiori assunzioni di più detenuti contemporaneamente avvenute in Toscana, peraltro in un settore importante e delicato dell’edilizia come quello dei restauri di beni culturali.
“Dopo il Lazio è sicuramente la Toscana la regione che più dà soddisfazione a Seconda Chance”, dice Flavia Filippi fondatrice e presidente dell’Associazione ringraziando Giammarco Piacenti con il quale ha Seconda Chance ha sottoscritto un specifico accordo di collaborazione: “Grazie a Stefano Fabbri che ci rappresenta in Toscana, a Piero Ceccatelli e Sara Benvenuti, nostri referenti a Prato, le opportunità di lavoro e di formazione sono in continuo aumento. Nel settore edile i cinque detenuti appena assunti si aggiungono così a quelli che già lavorano a Firenze nell’impresa Virginio Petrichella, impegnata in lavori conto del Comune di Firenze. Proprio in questo periodo stiamo accompagnando imprenditori di ogni settore, dall’edilizia, ai servizi, dal tessile all’alberghiero al farmaceutico, nel percorso di colloqui con i detenuti in diverse carceri della Toscana finalizzati alla ricerca di personale e siamo impegnati nell’organizzazione di corsi di formazione negli istituti”.