Un’asta per sostenere Casa Bandera dell’Oami danneggiata dall’alluvione
Ospita 23 persone con disabilità gravi, attualmente trasferite in altre strutture. I danni sono molto ingenti: 370mila euro. Domenica 17 dicembre è stata indetta un'asta di opere d'arte per sostenere la sua ricostruzione
Quando il 2 novembre scorso la Bardena ha rotto gli argini nella zona di Galceti, ha allagato gli scantinati e il piano terra degli edifici che si trovano nelle vie limitrofe. Tra questi c’è anche Casa Bandera, struttura dell’Oami (Opera assistenza malati impediti) che ospita 23 adulti con disabilità gravi di tipo fisico e psichico. «Quella sera, in poco meno di mezz’ora, ci siamo ritrovati con il seminterrato completamente sommerso e il piano terra con almeno sessanta centimetri d’acqua – racconta Marilia Tardino, la coordinatrice di Casa Bandera –; per fortuna gli ospiti erano già al primo piano, dove si trovano le camere. In poco tempo tutto è saltato: impianti e ascensori. Sarebbe stato davvero complicato mettere la comunità in sicurezza in quel momento». Il terribile nubifragio ha colpito la struttura e l’ha danneggiata come ha fatto in tante altre situazioni, ma in questo caso la situazione è più delicata perché stiamo parlando di persone con disabilità molto gravi. Il fango ha riempito tutti gli ambienti allagati, gli arredi e gli infissi si sono rovinati irrimediabilmente, così come la caldaia, la centrale termica, la cabina elettrica, gli elettrodomestici e tutto quello che si trovava nel seminterrato e al primo piano in quei giorni difficili.
Gli operatori si sono messi prontamente a spalare e ripulire, mentre gli ospiti sono stati trasferiti in altre strutture dell’Oami e in ambienti indicati dalla Società della Salute. Un tecnico incaricato dall’Oami ha stimato in almeno 370mila euro i danni causati dall’alluvione. «Una cifra per noi enorme – sottolinea Marilia Tardino – e difficilmente sostenibile con le nostre forze». Casa Bandera fu aperta nel 2006 grazie alla generosa donazione di Margherita e Giuseppe Bandera, ai quali è stata dedicata la struttura, si trova in via Bonfiglioli e può ospitare fino a 24 persone, uomini e donne dai 18 ai 65 anni. Le modalità di accesso sono in convenzione o private.
Per iniziare a raccogliere la cifra necessaria per i lavori di ripristino, è stata promossa una prima iniziativa in programma questa domenica, 17 dicembre. «Abbiamo pensato di organizzare un’asta di opere d’arte», spiega Mario Carbonari, storico volontario dell’Oami e promotore di tante iniziative a sostegno delle attività dell’Opera. Alcuni anni fa un pratese facoltoso ha lasciato loro in eredità un immobile contenente una importante collezione di quadri. «Sono opere di artisti italiani e stranieri di un certo livello – aggiunge Carbonari – così abbiamo pensato di metterli in vendita per aiutare Casa Bandera». L’asta si tiene nei locali di Casa Simone Pietro in via Francesco Pacchiani 7, dalle 16 alle 19. Il banditore sarà Carbonari e le basi d’asta sono fissate a prezzi adatti a tutte le tasche.
Chi volesse dare un contributo può fare una donazione a questo iban: IT73T0306902993100000009296. Per informazioni 055-677250 (sede centrale Oami).