15 Dicembre 2023

Alluvione, 45 giorni dopo, premi, polemiche e il dramma senza fine di Chiusoli

Nel borgo di Migliana come nel trasporto pubblico e nell'ospedale allagato sono ancora vivi gli effetti della calamità


 

Flash dall’alluvione, a un mese e mezzo dal disastro. In città l’evento irrompe com’è giusto nelle ritualità prenatalizie. Prato e provincia sono segnate ed ogni festa – pubblica o privata – è opportunamente caratterizzata da sobrietà per aiutare con le somme accantonate chi ha sofferto, soffre e soffrirà. L’assessorato alla mobilità dedica la festa della municipale a Valentina, la bimba di otto anni socccorsa nella propria casa sommersa proprio dai vigili urbani. Felice di essere in salvo, ma affranta per il criceto. Salvo pure lui e poi donato anche in versione peluche. Grazie agli adulti che, avendone la potestà, hanno consentito di pubblicare la foto della bimba, liberando i media da visioni di spalle e pecette. I minori non sono tutti uguali: accanto a vittime, carnefici, ammalati e contesi, ci sono quelli che emergono da vicende positive. La diffusione dell’immagine non crea pregiudizio ai piccoli protagonisti, anzi trasmette messaggi edificanti. Benvenuta con dieci anni di anticipo fra i cittadini a pieno diritto, Valentina.

La festa del Buzzi, l’assegnazione del “Tullio” da parte degli ex allievi ha premiato a sua volta una persona che ha mostrato.all’Italia cosa avesse subito Prato e cosa sia Prato nel proprio morale. Ha colpito il paese la diretta di Unomattina, sullo sfondo color seppia della fabbrica di Vaiano sommersa e di cui da casa sembrava di avvertire l’odore di lane bagnate. Gabriele Innocenti raccontava il danno e scandiva che a Natale la sua Omega sarebbe ripartita più forte di prima. Un attore professionista non avrebbe fatto meglio di lui. Perché Innocenti non ha recitato. Anzi sì, ha recitato se stesso.

Fra gli echi dell’alluvione, le difficoltà nel trasporto pubblico. Che c’erano il primo novembre (giorno della riforma dei servizi e degli orari)
e si sono amplificate con le piogge. Sindaci infuriati, assessore regionale che annuncia sanzioni al gestore Autolinee Toscane per corse soppresse, viaggiatori fatti scendere prima del capolinea e scorretta o insufficiente informazione. Ora la polemica partitica. Fdi attacca i sindaci di centrosinistra della Vallata per essersi svegliati tardi. Non sarà bello far campagna elettorale (tanto è già avviata, inutile far finta) sulla calamità. Ma chi lavora seriamente come i sindaci può bene prendere le distanze , quando è il caso, dalle cose non buone fatte dalla propria parte in passato. In un capitolo chiuso che lascia pessimi strascichi di cui.i cittadini sono perfettamente a conoscenza. E apprezzano il riconoscimento di scomode verità e non certo improbabili difese di parte.

È il caso – per restare all’alluvione, della vergogna dei sotterranei del Nuovo ospedale di Prato allagati per un metro e quaranta dopo due ore di piogge e dieci anni e 19 giorni trascorsi dall’inaugurazione. Un ospedale piccolo (si stanno spendendo 19 milioni per ampliarlo) e nato malato (8 milioni e mezzo per eliminare i danni degli allagamenti). Il personale ospedaliero, già oberato per tagli e superlavoro, è alle prese con la parziale o totale chiusura per un anno e mezzo dei sotterranei, centro nevralgico, motore, muscoli e cervello della struttura. Non è colpa di nessuno?

C’è un posto in cui dell’alluvione si parla ancora al presente. È Chiusoli, borgo vicino a Migliana da dove ieri giungevano immagini di stradine trasformate in cascate. Come il 2 novembre. Come non fosse passato il tempo. Una stilettata alle coscienze, sopratutto di chi governa la complessa e frastagliata politica delle competenze della sicurezza idrogeologica. Quelle immagini ci dicono che il dramma continua. Alluvioneallu, perché c’è Chiusoli.

Buongiornoprato@tvprato.it

disegno di Marco Milanesi