Sono le suggestive atmosfere delle feste popolari che i padri gesuiti organizzavano nelle loro missioni dell’antica provincia del Paraguay a rivivere nell’appuntamento organizzato giovedì 3 luglio (ore 21,30) nell’ambito della rassegna “O flos colende”. Atmosfere che verranno per la prima volta eccezionalmente ricreate, nello loro dimensione spettacolare, sul palcoscenico naturale offerto dal sagrato del Duomo di Firenze: lo spazio esterno di una chiesa, proprio come avveniva in origine per questo tipo di rappresentazioni. Cuore della inusuale proposta è il fastoso dramma spirituale e agiografico San Ignacio, per solisti di canto e orchestra, lavoro dedicato al santo fondatore della Compagnia di Gesù con musiche di Domenico Zipoli (originario di Prato e ancora oggi venerato quasi come una divinità in Sudamerica), e dello svizzero Martin Schmidt, erede dell’opera di Zipoli. Quasi una sacra rappresentazione, unico dramma musicale giunto da quei vasti territori, che ripropone le tappe del percorso spirituale di Sant’Ignazio di Loyola nelle forme di un vero e proprio spettacolo, con tanto di effetti teatrali, idee di regia e fastosi costumi realizzati sul modello degli angeli in fogge seicentesche dipinti sulle pale d’altare delle reducciones, le tipiche città-stato fondate dai gesuiti nell’America meridionale. Fanno da preludio e conclusione al San Ignacio alcuni canti processionali e di ringraziamento, due villancicos (i tipici canti di origine iberica, di immediata semplicità) di Juan de Araujo e Roque Ceruti, ma anche il Gloria dalla Misa de San Ignacio di Zipoli, pagina particolarmente cara a Papa Francesco. I cantori sfileranno lungo un percorso processionale che va dal Battistero al sagrato del Duomo, passando in mezzo alle 800 sedie disposte in Piazza San Giovanni per accogliere il pubblico. Autorevoli protagonisti della suggestiva proposta sono l’Ensemble Elyma, famoso gruppo strumentale specializzato nel repertorio rinascimentale-barocco, soprattutto di area italiana e latinoamericana, e il suo fondatore, l’argentino Gabriel Garrido, da anni attivo con successo in questo repertorio e recentemente insignito della Medaglia Mozart dall’UNESCO per il lavoro di ricerca ed interpretazione effettuato sul patrimonio musicale del Barocco latinoamericano. Il gruppo dei cantanti solisti annovera le voci di Flavio Olivier (San Ignacio), Anouschka Lara (Primo angelo), Maximiliano Banos (Secondo angelo), Furio Zanasi (Demonio), Samuel Moreno (San Francisco Javier), mentre all’esecuzione dei villancicos prenderanno parte le voci infantili del Piccolo Coro Melograno di Firenze, diretto da Laura Bartoli.