Dopo il consueto giuramento di fedeltà alla Costituzione, il sindaco Matteo Biffoni ha preso la parola ringraziando il padre Daniele che gli ha trasmesso la voglia di fare politica. “Sono emozionato – ha esordito – un’emozione così grande non l’avevo mai provata finora, per questo ringrazio gli elettori che mi hanno votato e mi impegnerò per essere il sindaco di tutti”. Entrando nel vivo del suo discorso ha parlato di una “vera e propria ossessione per il sostegno alle imprese” che cercherà di garantire mettendo insieme “una rete di saperi affinché la filiera continui ad avere forza e vitalità anche attraverso la formazione continua”. “Parleremo con le banche- ha aggiunto – e ci impegneremo per snellire la burocrazia: chi si rivolge a uno sportello del Comune deve trovare un amico da cui avere risposte in tempi ragionevoli e certi”. Il sindaco ha poi fatto riferimento ad alcuni punti del programma sottolineando l’importanza di “cominciare a guardarsi intorno” in un’ottica “di area metropolitana” . Soffermandosi ancora sul distretto manifatturiero, Biffoni ha dichiarato che lavorerà per far sì che Prato diventi un distretto dell’energia. “L’energia è un tema centrale per lo sviluppo e dare nuova competitività alle aziende”, ha detto passando ad un altro punto fondamentale: la riqualificazione dei quartieri e degli spazi. “Ci sono aree su cui abbiamo intenzione di investire, a cominciare dall’ex Misericordia e Dolce che vorrei diventasse la nuova porta d’accesso alla città da ripensare in un contesto complessivo di quartiere. Per definirne il futuro parleremo con la Regione Toscana”. Biffoni ha deciso di investire risorse anche sul centro storico “tutte quelle che avremo a disposizione” per iniziare un percorso al fianco di residenti e commercianti che partirà dal “ridurre il numero di fondi sfitti” e con particolare attenzione verso alcune zone, tra cui via del Serraglio e via Pier Cironi. “Serviranno interventi di ordine pubblico, ma una volta allontanato il problema – ha spiegato – dovremo lavorare per sostituire la repressione con la socialità affinché quelle strade tornino a vivere”. Una scommessa che il sindaco intende vincere ripensando la mobilità, ridando importanza al trasporto pubblico, ma anche pensando alla metropolitana di superficie. “E’ impensabile che Prato sia tagliata fuori dalla linea”, ha affermato. Nel suo discorso Biffoni ha poi lanciato l’idea di un festival culturale. “C’è bisogno di una programmazione vera di eventi e di un piano di investimenti fatti in maniera costante insieme al sistema culturale e museale della città”. Politiche di inclusione nelle scuole e azioni di sensibilizzazione sui diritti e doveri sono invece due leve su cui il neo sindaco ha detto di volere spingere per dare risposta al problema della sicurezza e dell’illegalità “Su questo sarà necessario l’intervento delle forze dell’ordine, ma da solo non basta, bisognerà intervenire a largo raggio – ha spiegato – servono politiche per combattere la fuoriuscita di denaro generato su questo territorio”. Avviandosi verso la conclusione, Biffoni ha infine promosso l’idea di un “Comune che sia aperto ai cittadini sfruttando la potenzialità della rete e utilizzando i nuovi strumenti tecnologici”. “Crediamo nel futuro di questa città, che nonostante tutto ha ancora la capacità di reagire ma spetta a noi tradurre in politiche vere questa capacità. Ci aspetta una grande sfida per far sì che Prato torni ad essere una città vista come esempio in tutta Italia” ha concluso, raccogliendo quasi 1 minuto di applauso dell’aula. Guarda l’intervento in aula di Biffoni.
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