2 Dicembre 2023

In provincia di Prato crescono le richieste di supporto psicologico da parte degli adolescenti


In provincia di Prato salgono le richieste di assistenza psicologica da parte di preadolescenti e adolescenti (12-19 anni) di pari passo a quelle dei giovani adulti (20-30 anni). E, in generale, si riscontra un aumento trasversale delle domande di supporto, in linea con la tendenza regionale: ansia, problemi relazionali e stress sono i disagi prevalenti.

Sono i dati che emergono dall’ultimo studio che l’Ordine degli Psicologi della Toscana ha condotto in collaborazione con il laboratorio di Psicometria del Dipartimento Neurofarba (Università degli Studi di Firenze), per indagare lo stato di salute psicologica dei toscani nel corso dell’ultimo anno.

Un periodo – quello preso in considerazione spazia dal marzo 2022 al marzo 2023 – caratterizzato da una serie di input esterni che hanno pesato sulle sintomatologie già esistenti, oppure hanno contribuito a innescarne di nuove. Fattori come la lenta fuoriuscita dalla pandemia, lo spettro della crisi energetica e la guerra in Ucraina, oppure i cataclismi climatici, hanno alimentato disturbi come l’ansia e la depressione, le fobie sociali e scolari o i disturbi del comportamento alimentare. I risultati della ricerca sono stati presentati lo scorso 31 ottobre nel corso dell’appuntamento intitolato “La salute psicologica nel post pandemia: risultati dell’indagine Opt negli studi professionali”.

Nella provincia di Prato ha partecipato all’indagine un campione composto da 89 psicologhe e psicologi con studio privato su questo territorio. In generale, il 78% degli intervistati ha registrato un incremento delle richieste di prestazione psicologica. Tra le problematiche più frequenti emergono la sintomatologia ansiosa (51%), seguita dai problemi relazionali (23%) e dalla sintomatologia depressiva (11%).
La fascia di età in cui è stato rilevato un maggiore incremento di domande di assistenza, come evidenziato, è quella dei giovani adulti (37%), appaiata da preadolescenti e adolescenti (36%), mentre in terza posizione si collocano gli adulti (22%). Le preoccupazioni maggiormente riscontrate dall’indagine sono la paura per il futuro (29%), la paura per le relazioni sociali (26%), per l’abbandono e la solitudine (24%). L’indagine rivela inoltre come, nel periodo preso in considerazione, gli psicologi abbiano registrato un consistente aumento dei conflitti relazionali (76%) e di separazioni/divorzi (53%), mentre resta soltanto parzialmente più contenuta la crescita dei comportamenti a rischio (49%). Oltre a questo, il report evidenzia l’esistenza di fenomeni di violenza registrata tra i pazienti che ci viene segnalata dal 67% degli psicologi del campione. Uno scenario, quello pratese, che si inserisce all’interno di un contesto regionale caratterizzato da un aumento della richiesta di presa in carico da tutte le fasce della popolazione.

“La mappatura della salute psicologica nella provincia di Prato – è il commento della Presidente dell’Ordine degli Psicologi, Maria Antonietta Gulino – presenta caratteri di uniformità rispetto a quelli espressi dall’intera regione. I multiformi contesti che abbiamo attraversato nel corso dell’ultimo anno, dal post pandemia alla guerra, passando per la crisi energetica, hanno contribuito a destabilizzare ulteriormente chi si trovava già in una condizione di disagio psicologico e ne hanno determinate di nuove. Per questo il report è particolarmente importante: offrendoci una chiave di lettura estremamente aderente alle realtà, ci consente di impostare risposte sempre più puntuali rispetto alle tematiche che impattano sulla salute psicologica dei toscani”.

Nel frattempo, una prima risposta c’è già. Nell’ottica di rispondere al disagio psicologico e di sensibilizzare la collettività alla promozione della salute, dal primo di novembre l’Ordine degli Psicologi della Toscana promuove la campagna sui media “Mettiti in buone mani: scegli una psicologa o uno psicologo iscritto all’albo”.