Se da un lato in Comune è già stato proclamato il nuovo sindaco (Leggi l’articolo), dall’altro in Provincia il mandato scadrà il 23 giugno. E quelli che ci separano dalla fine dell’incarico elettorale della giunta Gestri sono giorni particolarmente delicati. Il presidente della Provincia, infatti, dovrà decidere se accettare la proroga prevista dalla legge fino al 31 dicembre e restare quindi al comando di palazzo Buonamici a titolo gratuito oppure se lasciare e fare scattare così la nomina di un commissario prefettizio. Dalla decisione di Gestri dipenderà anche il futuro degli assessori: se il presidente resta, allora rimangono in carica anche i vari Giorgi, Menchetti, Marchi. Se Gestri lascia, decade pure la giunta. “Deciderò solo all’ultimo momento – spiega Gestri – non è questione di soldi, ma bisogna capire se la nostra presenza può dare un reale contributo all’ente. Insomma se siamo d’aiuto. Per accettare la proroga dell’incarico servono condizioni operative per prendere decisioni fondamentali come quelle sul bilancio o sulle emergenze ambientali o ancora sulle scuole. Se devo rimanere a palazzo Buonamici, senza scopo e solo a scaldare la poltrona, allora dico di no. Che faccio, resto a prendere solo schiaffi dalla gente perchè non attuiamo quello di cui necessitano, senza poi che sia colpa mia?”. Infine una battuta sugli assessori. “Se io resto, allora anche loro possono decidere di rimanere in carica a titolo gratuito – conclude Gestri – Alcuni so che vorrebbero restare, altri dovranno tornare al loro abituale lavoro. Ognuno comunque deciderà in totale libertà”.
S.D.B.
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