Secondo i dati elaborati dalla Camera di commercio di Pistoia-Prato a fine settembre 2023 l’economia delle province di Pistoia e Prato, rappresentata da 56.333 imprese attive, mostra timidi segni di miglioramento rispetto a giugno 2023, sebbene rimanga leggermente negativa con una variazione del -0,5%.
Riferendosi alla sola provincia pratese al 30 settembre 2023 si contano 29.195 imprese attive.
Il tessuto imprenditoriale continua a tenere, facendo segnare una sostanziale stabilità, anche se con oscillazioni piuttosto contenute all’interno dei settori economici.
Nel manifatturiero (-0,7%) gli unici comparti in crescita sono quelli della pelletteria (+8,4%) e delle confezioni di articoli di abbigliamento (+0,6%). Non accennano invece ad arrestarsi le difficoltà del settore tessile (-3,1%), in particolare tra i produttori di tessuti e tessiture (-4,9%) e le attività di finissaggio (-3,1%).
Si riducono anche le imprese attive nell’industria alimentare e delle bevande, in quella del legno e del mobile (-1,7%), della carta, cartotecnica e stampa (-2,5%) e nell’industria chimico-farmaceutica, della plastica e della gomma (-5,3%). Relativamente più stabile, invece, il saldo delle imprese attive nel settore della meccanica-elettronica.
Si riduce leggermente anche la consistenza delle imprese attive nel commercio pratese con un andamento negativo tra i grossisti (-1,1%) e nel commercio di veicoli e servizi di riparazione (-2,0%). Una modesta ripresa per il commercio al dettaglio. A differenza della provincia di Pistoia, a Prato crescono in modo sostenuto, per il secondo trimestre consecutivo, i servizi turistici di alloggio e di ristorazione (+2,6%), in particolare le strutture ricettive.
Nel settore dei servizi (+0,5%) prosegue la crescita, in particolare nei servizi informatici e delle comunicazioni (+3,6%), nei servizi operativi di supporto alle imprese e alle persone (+0,7%) e nei servizi alle persone (+0,7%). Negativo il comparto dei trasporti, logistica e magazzinaggio (-2,7%).
La tenuta del tessuto imprenditoriale è riconducibile esclusivamente allo sviluppo delle società di capitale, mentre diminuiscono le società di persone e le altre forme.
Il saldo tra iscrizioni e cessazioni di imprese nel trimestre mostra un lieve dinamismo (+95), dato dalla differenza tra le 465 iscrizioni e le 370 cessazioni. Le nuove iscritte si registrano soprattutto nel manifatturiero, seguito dai servizi e dal commercio.
La base imprenditoriale complessiva delle due province è il risultato di una sostanziale stabilità in provincia di Prato e di una contrazione abbastanza pronunciata in provincia di Pistoia (-1,1%).
Il saldo complessivo tra iscrizioni e cessazioni è negativo di 182 unità. Escludendo le cessazioni di ufficio il saldo diventa ampiamente positivo (+210) e conferma l’andamento favorevole riscontrato nel secondo trimestre.
“L’andamento complessivo della numerosità delle imprese è ancora al di sotto delle aspettative. – commenta Dalila Mazzi, presidente della Camera di commercio di Pistoia-Prato – Il fatto che il saldo tra iscrizioni e cessazioni sia positivo escludendo le cancellazioni d’ufficio, è un segnale che, nonostante le sfide, nel nostro territorio vi è un terreno fertile per la crescita economica, anche se occorrerà monitorare attentamente l’evoluzione della situazione.”