30 Novembre 2023

Confcommercio e Confesercenti: “Lo slittamento di 20 giorni delle scadenze fiscali è una misura inadeguata”

Le due associazioni commentano negativamente la proroga al 20 dicembre per il pagamento delle tasse delle imprese alluvionate.


“La mini proroga al 20 dicembre per il pagamento delle tasse da parte delle imprese alluvionate è una misura totalmente inadeguata. A fronte dei mancati incassi e delle spese da sostenere per ripartire dopo quella drammatica situazione, sarebbe stato corretto stabilire una sospensione adeguatamente lunga degli importi. Invece, con il Dl anticipi, si stabilisce sostanzialmente che le aziende dovranno cavarsela da sole, perché non ci sono le coperture”. È la presa di posizione di Confcommercio Pistoia e Prato, fin dal primo giorno impegnata nella complessa quantificazione dei danni subiti dal terziario nelle due province, così come nella pressante richiesta di misure di sostegno reale.
“A fronte di questo scenario – prosegue l’associazione – viene da pensare che quando lo Stato effettivamente servirebbe, risulta clamorosamente assente. La mini proroga è un palliativo risibile per un segmento che è ancora alle prese con una conta milionaria dei danni e che vede una consistente fetta di imprese ancora impossibilitate a riprendere la loro attività. L’auspicio è che il Governo possa ravvedersi in fretta rispetto ad una misura che, per come è stata concepita, condanna un polmone economico del paese ad una condizione di sofferenza profonda, suscettibile di produrre danni a cascata per tutto il territorio”.

Per il presidente di Confesercenti Prato Stefano Bonfanti “lo slittamento degli adempimenti fiscali di 20 giorni è una beffa ed una presa in giro per le imprese alluvionate. Chiediamo ulteriori provvedimenti che tengano conto degli innumerevoli danni che si sono verificati e che aiutino le nostre imprese e tutto il distretto a ripartire. Nella nostra assemblea annuale , di alcune settimane fa, avevamo chiesto la possibilità per le imprese, i negozi e gli artigiani danneggiati di poter usufruire – per un periodo temporale non breve – dell’esclusione degli adempimenti fiscali , evidenziando l’importanza di non congelare solo per qualche mese le imposte, ma di cancellarle per il periodo di sospensione. Il congelamento avrebbe significato che una volta terminato il periodo di sospensione, le imprese si troverebbero a pagare anche le imposte arretrate creando un disagio maggiore. Non solo non siamo stati ascoltati ma lo spostamento del pagamento al 20 dicembre ha il sapore di una beffa che è insopportabile per le nostre imprese alluvionate lo scorso novembre. Abbiamo già chiesto, in queste ore, ai parlamentari eletti nel nostro territorio ed ai nostri vertici regionali e nazionali di attivarsi nei confronti del governo non per un semplice slittamento ma per una vera e propria sospensione degli adempimenti fiscali” ha concluso Bonfanti.