Rifiuti urbani e industriali non alluvionati, abbandonati nelle aree di stoccaggio adibite alla raccolta degli oggetti danneggiati dal nubifragio dello scorso 2 novembre. Una situazione che si ripete ormai da settimane tanto da aver spinto le tre prefetture di Prato, Firenze e Pistoia a convocare, martedì scorso a Pistoia, una riunione del Comitato interprovinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica per fare il punto sulla questione. Alla riunione hanno preso parte l’assessore regionale alla Protezione civile Monia Monni, i vertici delle Forze di Polizia delle rispettive province, i rappresentanti dei Comuni di Prato, Montemurlo, Pistoia, Quarrata, Montale e Campi Bisenzio e i responsabili di Alia e Arpat.
Dal confronto è emerso come le aree di stoccaggio d’emergenza, adibite nei vari Comuni e gestite da Alia, vengano talvolta utilizzate in modo improprio dalla popolazione per conferimenti di rifiuti non riconducibili al disastro meteo di inizio mese. Di qui, la necessità di sensibilizzare i cittadini affinché vengano rispettate le disposizioni e non vengano occupate le strade pubbliche con rifiuti: questo, infatti, non solo configura un abbandono illecito, ma rischia anche di creare difficoltà sul piano igienico sanitario e condizioni di pericolo in caso di piogge persistenti. In modo congiunto, i prefetti hanno dunque stabilito di intensificare le attività di vigilanza e controllo del territorio, focalizzando l‘attenzione sui siti maggiormente esposti ai rischi segnalati da Alia. Nei prossimi giorni, in prefettura a Prato, si terrà una ulteriore riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica sul tema.