“Nessun appetito da soddisfare: Biffoni avrà mani libere nella composizione della giunta”. Lo ha affermato il segretario del Pd Gabriele Bosi, nel corso della rassegna stampa speciale elezioni di stamani. Bosi era ospite assieme a Dante Mondanelli, assessore uscente e neo-consigliere comunale cenniano, che ha ammesso: “Abbiamo pagato il gap dell’inesperienza nell’amministrazione pubblica”.
Guarda i due passaggi completi nell’estratto video dalla trasmissione.
Di Prato e della riconquista della città da parte del centrosinistra parlano anche i quotidiani nazionali: Corriere della Sera, Repubblica, La Stampa, Avvenire seppur in breve, stamani, hanno citato l’elezione del nuovo sindaco Biffoni, come segno dell’effetto Renzi alle amministrative.
La gaffe del Corriere della Sera – Il Corriere della Sera a pagina 16 commette una gaffe scrivendo che Biffoni non ha faticato a battere “lo sfidante di Forza Italia Roberto Cenni”, affidando al sindaco uscente un’etichetta politica mai accettata dallo stesso Cenni.
Sul Corriere Fiorentino l’editoriale di Paolo Ermini “Rignano-Berlino” parla anche di Biffoni, che “ha strappato di slancio Prato a Roberto Cenni e a un centrodestra diviso ed esangue”. Sullo stesso quotidiano Giorgio Bernardini parla di fiducia piena ottenuta da Biffoni, che ora “è costretto a rimborsare realizzando la “pax” promessa con la vicina Firenze, una nuova stagione di sviluppo con il capoluogo e il rilancio del lavoro nel distretto tessile ferito”.
Avvenire cita Prato, assieme a Livorno, tra le sorprese toscane per il Pd trionfatore di Matteo Renzi. “Quella positiva, peraltro attesa, riguarda la vittoria del renziano Matteo Biffoni (…). Cinque anni fa, a trionfare era stato Roberto Cenni, impenditore del tessile in corsa per il centrodestra, che aveva sfruttato l’ondata emotiva sollevata dalla mobilitazione della comunità locale contro la presenza del distretto illegale cinese”.
Su La Nazione, nell’editoriale “I meriti dei due Matteo”, Piero Ceccatelli scrive che il compito più difficile di Biffoni (“il solo azionista politico della maggioranza”) sarà “gestire il desiderio di rivalsa di un partito, di uno schieramento e di una classe politica che hanno elaborato la sconfitta del 2009 solo e compiutamente quando il partito è stato conquistato da Renzi”.
Sempre sulla cronaca pratese de La Nazione, Leonardo Biagiotti chiede a Sandro Veronesi quale libro consiglierebbe a Biffoni. Lo scrittore indica “Moby Dick, per il coraggio che infonde”.
E di coraggio necessario parla anche Stefano Bartoli nell’editoriale del quotidiano Il Tirreno “Prato, una lunga marcia durata cinque anni”, in cui si definiscono quelli vissuti dal centrosinistra pratese “cinque anni duri, di opposizione trascorsi a mangiare pane e cicoria”. Nell’elencare le virtù che dovrà mostrare Biffoni, il caposervizio del Tirreno cita: “Coraggio perchè non tutto quanto ha fatto la giunta Cenni può essere buttato a mare. Determinazione, perchè nellepoca della Spending review e del Patto di Stabilità, non è facile per un sindaco raggiungere risultati tangibili. Coraggio, perchè, vinti i “nemici”, adesso c’è da tenere a bada gli “amici”.
Sul Tirreno un’altra curiosità: il Cenni vittorioso di 5 anni fa e il Matteo Biffoni trionfante al primo turno di adesso hanno in comune lo “spin doctor” Marco Marturano, che ha curato temi della campagna elettorale e immagine di entrambi. Marturano descrive così le due figure: Cenni nel 2009 “rappresentava una possibilità: era l’imprenditore di successo, l’uomo determinato ma anche con delle fragilità”. Biffoni, invece, “è un rivoluzionario gentile con un carattere deciso ma con l’avversione alle polemiche sterili o gli attacchi personali. Ed è così che ha condotto la sua campagna elettorale: parlando di temi e argomenti, quelli che interessano alla gente”.
Ecco la trasmissione integrale dello Speciale rassegna stampa elezioni. Ospiti: Gabriele Bosi e Dante Mondanelli.