29 Novembre 2023

Proroga di 20 giorni per versamenti tributari aziende alluvionate, Confindustria: “Insufficiente e inadeguata”. Ed è polemica

Oggi gli emendamenti del Governo del Dl Anticipi: decisa la proroga al 20 dicembre della scadenza (inizialmente prevista per il 30 novembre) del pagamento dei tributi per le aziende alluvionate


“Il posticipo degli adempimenti fiscali per le aziende alluvionate alla fine è arrivato. Ma è limitato a soli 20 giorni, come se un lasso di tempo così breve fosse sufficiente a fare ripartire aziende devastate. Ho già avuto modo nei giorni scorsi di osservare che non c’è consapevolezza della gravità di quanto è accaduto. Aggiungo che non c’è nemmeno consapevolezza di quanto possa essere sconcertante un comportamento simile da parte delle istituzioni”. E’ il commento di Daniele Matteini, presidente di Confindustria Toscana Nord in merito alla proroga decisa oggi dal Governo di tuti i versamenti tributari per le aziende alluvionate: scadenza rimandata dal 30 novembre al 20 dicembre. Troppo poco per gli industriali. “Abbiamo capito chiaramente che l’erario non può permettersi di rinunciare nell’esercizio 2023 al gettito proveniente dalle aziende di una parte consistente della Toscana. A questo rispondo in due modi: primo, che sarebbe stato più corretto dirlo fin dall’inizio, piuttosto che trovarsi oggi di fronte a un decreto che lascia increduli e sa di beffa; secondo, che non è colpa delle aziende se in questi casi il sistema è basato su criteri insensati. Se in un comune solo una quota ridottissima di imprese è alluvionata, provvedimenti come le moratorie fiscali investono l’intero comune: è evidente che così non può funzionare. Abbiamo proposto di cambiare sistema, basandolo su autocertificazioni – certamente da controllare a posteriori, appena possibile – delle aziende direttamente o indirettamente danneggiate. In questo modo si andrebbero a tutelare le imprese veramente colpite da calamità e lo si potrebbe fare in maniera seria ed efficace. Non con un posticipo di 20 giorni delle scadenze fiscali”, conclude Matteini.

Sul tema dei versamenti tributari, ma anche sulla questione dei rimborsi, si segnala anche l’agone della politica. “Mentre noi battagliamo da settimane, a tutti i livelli, per chiedere azioni come la sospensione degli adempimenti e dei versamenti contributivi e tributari e delle rate dei mutui e dei finanziamenti, la rateizzazione delle bollette, contributi diretti per il ripristino degli immobili e per il ristoro delle perdite, e via dicendo, gli emendamenti del Governo al Decreto Anticipi offrono una risposta del tutto insufficiente e offensiva. Davanti a danni stimanti dall’IRPET pari a 1,3 miliardi di euro per le imprese toscane, il Governo propone la proroga al 20 dicembre dei termini per i versamenti di contributi e tributi, che sposta il termine a una data solo di pochi giorni successiva all’entrata in vigore del Decreto. È azzeccato dire che, oltre al danno, c’è anche la beffa”, commenta Diego Blasi, portavoce della segreteria regionale del Pd. Mentre la deputata di Forza Italia Erica Mazzetti informa che “con un emendamento alla finanziaria già ‘bollinato’, il Governo ha individuato lo strumento per sbloccare quanto prima gli aiuti per le imprese dell’export, incluse quelle facenti parte della filiera. Come illustrato dallo stesso Vicepremier Antonio Tajani nell’incontro in Comune a Prato, il Governo stanzia 100 milioni a fondo perduto e 200 di prestiti agevolati. Sono risorse ingenti per coprire i danni, almeno in parte, e per favorire la ripartenza e la competitività, con soglie basse (3% del fatturato riservato all’export) e procedure veloci, unitamente ad altri interventi a corredo per la promozione delle imprese all’estero. Bisogna accelerare i tempi di risposta alle richieste dell’imprenditoria che fa grande la nostra città”.