Giovedì è giorno di consiglio comunale e l’ordine del giorno prevede la votazione sul bilancio consuntivo. “Un voto per nulla scontato visto che sulla carta la giunta uscente non ha più la maggioranza”. Lo rileva il candidato sindaco di Città Forte, attuale consigliere comunale, Riccardo Bini. “Ci eravamo lasciati di fronte a una maggioranza risicata, di 21 voti compreso quello del sindaco contro 20 consiglieri – dice Bini, riferendosi alle ultime sedute – Adesso, con la decisione di candidare a sindaco uno dei suoi due consiglieri comunali e di ricandidarne un altro, il Nuovo Centro Destra dovrebbe, quanto meno per coerenza, votare contro. Anche se il consigliere Guerriero, passato addirittura con Biffoni, si è dimesso e sarà surrogato a inizio riunione, il bilancio dovrebbe essere respinto con tre voti di differenza”. A parte le incognite sul comportamento di Ncd, per Bini resta l’incognita legata agli assenti. “Ho notato come non tutti i colleghi del Pd abbiano firmato i tre esposti sui cartelli sulla Declassata e non vorrei che qualcuno eviti anche stavolta di prendere posizione. In caso di bocciatura come nell’altro, lo smacco politico sarà grande. A questo si aggiungono la mancata presentazione del bilancio preventivo e la previsione, che già compare in una delibera di giunta, di 16 milioni di nuove tasse. La giunta, già avvertita negli anni dai sindaci revisori, avrebbe potuto mettere mano altrove, per esempio ad Asm, trasformata invece in un Consiag 2, in puro stile Pci – conclude Bini – Chi voleva cambiare la città, come Cenni, ha tradito le sue promesse e lo ha fatto lasciando una pesante eredità e nel peggiore dei modi”.
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