29 Aprile 2014

Sel: “In tre anni dal Comune tre milioni in meno per il sociale”


“Il comune di Prato in tre anni ha destinato 3.244.560€ in meno per il funzionamento dei servizi sociali passando da 33.246.284€ per l’anno 2010, a 32.884.785€ per l’anno 2011, 30.001.823€ per l’anno 2012, la spesa annuale per ogni cittadino è passata da: 177,58€ del 2010 a 158,94€ del 2012 con una riduzione pari a 18,64€ per cittadino”. Sono le considerazioni di Duccio Bernardi, socio fondatore della cooperativa sociale Kepos e candidato nelle liste di Sel. “Ritornare ai livelli del 2010 e per farlo la strada è quella di iniziare percorsi di partecipazione attiva degli utenti finali e di chi i servizi li fornisce. Penso a forme di bilancio e di procedure di affidamento dei servizi trasparenti e partecipate con tutti i cittadini portatori di interesse e l’universo del terzo settore”.
L’idea di quindi è arrivare alla pre – pubblicazione dei bandi di affidamento dei servizi per dare modo al mondo dell’associazionismo, della cooperazione sociale, del sindacato di intervenire e proporre obiezioni, il riconoscimento del valore dell’associazionismo e della cooperazione sociale sia di tipo A che di tipo B. per non abbandonare il volontariato a se stesso, e perdere il valore della professionalità dei lavoratori del sociale. Un’ altra strada è la realizzazione della Casa dei Diritti. “Un progetto – continua Bernardi – che unisce l’erogazione concreta di servizi ai cittadini con azioni culturali di sensibilizzazione in ambito civile e sociale in modo da creare una reale integrazione sociale ed una vera cultura della non discriminazione”. Nella casa dei diritti trova posto il Registro delle Unioni Civili, una consulta dedicata all’osservazione del territorio, per contrastare il bullismo omotranfobico, soprattutto in età scolare ed adolescenziale, e per i diritti delle persone LGBT e infine il Registro per le Dichiarazioni Anticipate di Trattamento (Testamento Biologico) che è stato costituito dal comune nel 2013, ma è ancora poco conosciuto. “I diritti civili si accompagnano a quelli sociali – incalza Nicoletta De Angelis, Coordinatrice e capolista di SEL- I nostri anziani possono fruire di circa 300 quote sanitarie, ovvero posti letto in residenza sociale assistita, in meno rispetto a quanto – in quota parte – spetta alla vicina Firenze. Diventa prioritario, per Prato, coniugare i diritti civili con le politiche sociali poichè rispondono alla medesima logica, alla stessa cultura dell’accoglienza e della condivisione”

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