La guardia di finanza ha dato esecuzione ad un provvedimento emesso dal tribunale di Prato, relativo all’esecuzione di 4 misure cautelari personali e al sequestro preventivo di 4 imprese, un immobile e disponibilità finanziarie per un importo di oltre 2,2 milioni di euro.
Nel dettaglio le misure riguardano tre cinesi e un italiano. Per uno degli orientali è stato disposto il carcere, per gli altri tre il divieto di ricoprire cariche sociali.
La necessità di contrastare l’evasione fiscale e contributiva messa in atto grazie al fenomeno delle imprese “apri e chiudi”, mediante il quale gli imprenditori “di fatto” esercitano attività d’impresa in costante evasione d’imposta, avvalendosi di soggetti economici “di comodo” che variano in continuazione, ha portato i finanzieri ad avviare ispezioni sulle imprese a conduzione cinese intestate a prestanome. Gli approfondimenti hanno permesso di individuare un imprenditore che nel corso degli anni avrebbe attribuito fittiziamente la titolarità di 7 ditte individuali – caratterizzate da un periodo di attività piuttosto breve – a vari prestanome. Ogni impresa, trascorsi pochi anni dal suo avvio, cessava sistematicamente la propria attività con l’insorgere dei primi debiti erariali, spesso di importo rilevante, con l’intento di evitare ripercussioni da procedure amministrative di accertamento. In questo modo l’imprenditore si sarebbe fraudolentemente sottratto al pagamento delle imposte, il cui ammontare complessivo, comprese sanzioni ed interessi, corrisponde ad oltre 3 milioni di euro, reinvestendo i profitti illeciti nel tessuto economico pratese, acquistando , tra l’altro, un magazzino del valore di oltre 1 milione di euro. Nel corso delle indagini, inoltre, è stato scoperto un articolato sistema finalizzato all’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, che ha visto coinvolte 5 imprese del distretto. I finanzieri hanno ipotizzato per le 13 persone indagate a vario titolo, la commissione dei reati di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti, omessa dichiarazione, emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte.