12 Aprile 2014

Caso Prato, il ministro Alfano convocato al comitato Schengen. L’anticipazione a “Parliamoci chiaro” – VIDEO


La nuova pista dell’aeroporto di Peretola che nessuno vuole ma che continua a far litigare centrodestra e centrosinistra; la questione cinesi; e poi il lavoro, vera emergenza di Prato; le diverse vedute sul raddoppio della declassata al Soccorso e sul futuro dell’ex Misericordia e Dolce, fino alle reciproche accuse su chi ha cementificato di più negli ultimi dieci anni. Di questo si è parlato ieri sera a “Parliamoci chiaro”, il settimanale di attualità di Tv Prato, curato e condotto da Giancarlo Gisonni, che ha visto confrontarsi in studio il Sen. Riccardo Mazzoni (coordinatore provinciale Forza Itali), l’assesore alla sicurezza Aldo Milone (Prato Libera & Sicura), Gabriele Bosi (segretario provinciale Pd) e Nicoletta De Angelis (coordinatrice provinciale Sel).
Parlando del “caso Prato”, il Sen. Mazzoni ha annunciato che martedì prossimo il ministro degli interni Angelino Alfano è stato convocato, su richiesta dello stesso Mazzoni, al comitato Schengen che si sta occupando della nostra città: “Alfano dovrà rispondere del fatto che ha promesso che avrebbe studiato con i tecnici del ministero una normativa speciale per Prato, per restituire al nostro territorio i soldi confiscati grazie alla lotta all’illegalità, come avviene con la mafia” ha affermato Mazzoni.
“L’illegalità dilagante all’interno del distretto cinese sta distruggendo le nostre aziende” ha detto in sostanza l’assessore Milone, che si è fatto portavoce del grido di allarme di alcuni artigiani: “I cinesi stanno comprando anche le nostre tessiture per completare la filiera. Bisogna intervenire prima che sia troppo tardi” ha detto Milone.
Per Bosi è necessario dare una mano all’economia legale della città aiutando le imprese in regola. “Spesso le aziende delocalizzano, non necessariamente all’estero, molte preferiscono Montemurlo a Prato perchè vi trovano più infrastrutture e meno burocrazia. Questo è quello che un comune può fare per aiutare davvero le imprese sane” ha aggiunto Bosi.
De Angelis ha rinnovato, invece, le critiche di Sel ai blitz spettacolari messi in atto da Milone: “Certo che siamo per la legalità, bene i controlli ma non come sono stati fatti in questi cinque anni” ha affermato in sostanza De Angelis. “E poi bisogna evitare di associare gli immigrati ed i cinesi a dei criminali o a degli evasori, perché purtroppo il lavoro nero esiste anche nelle aziende italiane”.

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