Il Pd nazionale sabato 12 aprile aprirà la campagna delle amministrative a Torino, al PalaIsozaki. Una città non scelta a caso, così come non per caso Matteo Renzi ha voluto accanto a sé per questa occasione Matteo Biffoni, candidato sindaco di Prato. In più occasioni il segretario nazionale del Partito Democratico ha sottolineato l’attenzione per la città e come Biffoni rappresenti la svolta per il rilancio di Prato: «Per troppo tempo Prato è stata considerata e si è considerata una città di provincia, invece che la grande città che è. La mia presenza accanto a Renzi a Torino sabato è il primo segno di come da sindaco penso questa città: protagonista della politica nazionale, in prima linea nelle decisioni che contano, protagonista dell’economia, della cultura, della politica».
Senza dimenticare che Matteo Renzi non è solo il segretario nazionale Pd, ma il Presidente del Consiglio: «L’attenzione su Prato è di tutto il Governo, premier in testa – sottolinea Biffoni -: nei nostri scambi continui di informazioni e richieste per la città, ho sempre preteso e ottenuto che Prato abbia la considerazione che si merita. Se in questi ultimi anni Prato è stata considerata una sorta di cenerentola la colpa è di chi non ha saputo far sentire la propria voce o di chi non è stato capace di avere peso politico a livello nazionale, nonostante abbia iniziato il proprio mandato con un governo amico». Biffoni si rivolge direttamente a Cenni: «Sono stanco di sentirmi dire da questa giunta che un sindaco non può fare niente, che la Regione non l’ascolta e che Renzi, per citare le parole di Silli “non vuole bene alla città”. Un sindaco può cambiare in meglio la propria città, Torino ne è un esempio lampante. Un sindaco se ha forza politica, coraggio e competenze può trasformare Prato in una grande città europea. Io ve lo dimostrerò».
Commenti