Invia i farmaci anti-asmatici alla figlia in Spagna, ma si vede recapitare il pacco a casa propria: “Le Poste hanno confuso mittente e destinatario”


Ha inviato un pacco con dei farmaci anti-asmatici alla figlia che studia a Madrid, ma dopo una settimana dall’invio si è vista recapitare il plico alla propria abitazione. La brutta disavventura è capitata ad una signora pratese che si era rivolta all’ufficio postale di viale Montegrappa: “Di solito uso il corriere ma questa volta essendo una confezione piccola ho preferito spedire i medicinali con una raccomandata, che costa molto meno – spiega la signora Sandra -. Ho compilato regolarmente il cedolino con l’indicazione di mittente e destinatario, e ho scritto i dati anche sul pacco. Dopo una settimana ricevo un tagliandino per ritirare una raccomandata; vado alle poste centrali e mi trovo tra le mani lo stesso pacco”.
A causare l’errore, secondo la versione delle Poste, è stato il fraintendimento tra mittente e destinatario, da imputare alle scritte sul pacco. “Mi hanno detto che sul pacco non avevo scritto ‘Mitt.’, ma le indicazioni sul tagliandino erano precise e secondo me è stato un grave errore da parte dell’addetta. Mia figlia soffre d’asma e ha dovuto prendere del cortisone che ha trovato in Spagna, ma non era tranquilla perchè non aveva con sé i suoi farmaci”. Alla fine l’ufficio postale ha rispedito a Madrid il pacco senza far pagare una seconda volta il servizio.

D.Z.