Uno sfratto ogni 125 famiglie residenti, quando in Italia la media è di uno ogni 327, e uno sfratto su ogni 25 famiglie in affitto quando la media italiana è di uno ogni 125. E poi il dato più eclatante: in provincia ci sono quattro sfratti al giorno. E’ la situazione drammatica che attanaglia Prato e provincia, sulla quale il gruppo consiliare del Partito Democratico quest’oggi ha focalizzato l’attenzione, chiedendo all’amministrazione Cenni un cambio di passo. Il Pd in particolare ha preso ad esempio i casi di Firenze e Livorno dove grazie al lavoro dell’apposita commissione provinciale si è riusciti a dare respiro alle famiglie colpite da sfratto per morosità incolpevole. Nello specifico si tratta di coloro che si ritrovano all’improvviso nella condizione di non potere più pagare l’affitto per la perdita del lavoro, o per separazioni coniugali o ancora per il decesso di un componente della famiglia che fino a quel momento garantiva un reddito. Persone che non rientrano nei normali canali d’aiuto visto che stando al reddito Isee dell’anno precedente non risultano idonei ad alcuna graduatoria.
“A Prato – accusa il capogruppo Pd in Comune, Massimo Carlesi – questo comitato si è riunito pochissime volte e sta ancora valutando le modalità di lavoro. A nostro avviso l’assessore Mondanelli dovrebbe farsi carico di maggiori convocazioni del comitato e chiedere di entrare nella fase esecutiva. Anche perchè grazie al contributo regionale scansosfratto si può arrivare fino ad 8mila euro d’aiuto economico per ogni famiglia in difficoltà”.
Carlesi ha poi invitato Cenni a dare un taglio alle continue polemiche con la Regione, chiedendo di presentare proposte concrete alla giunta Rossi sul fronte dell’emergenza sfratti. “Potrebbe prendere ad esempio la vicina Firenze – dice Carlesi – dove c’è in ponte un piano d’acquisto di 1500 case sfitte, da poi mettere a disposizione di chi è in difficoltà”.
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