Uno sfogo lungo e articolato, firmato da Luciano Gori, presidente dell’associazione dei commercianti del centro storico “Prato c’è”. Ecco l’intervento integrale.
“Strisce blu, parcheggi a pagamento con multe quando scade il ticket, l’ansia di tornare in tempo alla macchina per non prendere il verbale, un fuggi fuggi generalizzato dal centro da parte di lavoratori di uffici, studi, banche e negozi. E poi il rifiuto della precedente amministrazione e di quella attuale di agevolare la sosta con soluzioni tipo il disco orario. Così i cittadini sono stati allontanati dalle nostre attività favorendo i centri commerciali, più facili da raggiungere, privi di parcheggi a pagamento e con piena sicurezza delle persone. E mi viene da ridere quando sento i passanti dire di non riconoscere più la loro Prato, piena di vita di belle vetrine e di bella gente, meravigliandosi di come riusciamo a resistere a tale scempio. Ora abbiamo deciso di farci mancare nulla e abbiamo deciso pure di installare i varchi elettronici per controllare gli accessi. Una scelta che completa l’operazione di uccisione del centro iniziata qualche decennio fa. Forse un lumicino di speranza si potrebbe riaccendere se coloro che guideranno nei prossimi anni la città si atterranno alle leggi dello Stato, che vietano le multe per chi ha il ticket scaduto, pagando successivamente solo l’eccedenza di tempo. Un provvedimento che renderebbe giustizia a chi da anni persegue questo scopo, sottolineando da tempo che l’unica differenza fra le attività presenti nei centri commerciali e quelle in centro storico è solamente il parcheggio a pagamento”.
Luciano Gori
Presidente consorzio Prato c’è
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