“Mio padre è stazionario, preoccupa sempre la situazione respiratoria: per questo ancora oggi non gli ho letto le motivazioni della sentenza”. Così Martina Giangrande, figlia del Brigadiere dei carabinieri che il 28 aprile 2013 fu ferito di fronte a Palazzo Chigi da Luigi Preiti, risponde al cronista che le chiede delle motivazioni della sentenza di condanna dell’attentatore rese note nei giorni scorsi. Martina Giangrande stamani era a Firenze in Palazzo Vecchio dove ha incontrato anche il vicesindaco Dario Nardella. Martina Giangrande ha quindi aggiunto di essere contenta delle motivazioni della sentenza perché “ci viene data ragione”. Per il tribunale di Roma Luigi Preiti era capace di intendere e di volere e aveva progettato tutto in anticipo quando sparò contro i carabinieri davanti a Palazzo Chigi, ferendo gravemente il brigadiere Giuseppe Giangrande.