Pratesi tutti e due e nemmeno trentenni. Il primo, P.D., 29 anni e il secondo, P.A., 24 anni, avevano venduto stupefacente ad un altro pratese di 23 anni. La somma pattuita, 150 euro, non era stata loro consegnata dall’acquirente, così i due fratelli, aiutati da un ventenne pure lui pratese, sono passati subito dalle parole ai fatti. Per esigere la somma gli hanno rubato il ciclomotore: glielo avrebbero riconsegnato una volta estinto il debito.
All’appuntamento – ieri pomeriggio, oltre ai due fratelli, entrambi con precedenti penali, e all’altro complice, c’erano anche i Carabinieri che subito dopo la consegna dei soldi sono intervenuti. Il motorino rubato era stato nascosto all’interno di un furgone dove i militari hanno trovato un ulteriore ciclomotore rubato.
Nel corso della successiva perquisizione domiciliare a casa dei due fratelli venivano inoltre rinvenuti 253 involucri termosaldati contenenti 1 grammo di Marijuana ciascuno, semi e piantine della medesima sostanza e la somma in contanti di 1.800,00 euro sottoposta a sequestro in quanto ritenuta provento dell’attività di spaccio.
I due fratelli con il complice sono stati arrestati in flagranza di reato per estorsione; i primi due sono stati condotti dai militari dell’Arma alla Casa circondariale della Dogaia; il loro complice,invece, è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione.