I primi dieci ispettori (tutti destinati a Prato) sono stati già assunti, altri tre prenderanno servizio entro due settimane, mentre i restanti 61 saranno scelti tra le oltre 400 candidature pervenute al bando di Estav centro, che si è chiuso ieri. I 74 nuovi tecnici della prevenzione assunti per tre anni dalla Regione Toscana, di cui 50 a Prato, serviranno per intensificare i controlli nei capannoni cinesi, dopo la morte di sette operai tre mesi fa nel rogo della fabbrica di via Toscana. Stamani il presidente della Regione Enrico Rossi è intervenuto a Prato ai corsi di formazione dei primi 10 giovani assunti (nella foto). I nuovi ispettori si aggiungeranno ai venti già presenti nella Asl 4 e consentiranno di intensificare i controlli: nel 2013 sono state 200 le aziende cinesi ispezionate dal personale Asl (su circa 800 totali), mentre con i rinforzi, da giugno a dicembre, sono previsti 2000 blitz, di cui 1320 a Prato e gli altri nei comuni fiorentini e pistoiesi. Nel corso del 2015, le aziende controllate saranno 2925, di cui 2000 nella nostra provincia (quasi la metà del totale delle imprese cinesi, che alla fine del 2012 erano 4830).
“A Prato c’è una situazione drammatica, un’emergenza che riguarda la sicurezza del lavoro nelle aziende cinesi e un’evasione fiscale stimata dall’Irpet in un miliardo di euro – ha detto il presidente della Regione Rossi –. Questa economia nera è un tumore che dobbiamo estirpare prima che contagi l’economia sana, soprattutto nella moda. Ci sono stati ritardi e responsabilità da parte di tutti e anche da parte della Regione e da parte mia, ma soprattutto da parte dello Stato che a Prato ci ha lasciati soli su scuola, sanità, organici di procure e forze dell’ordine. Inizialmente il Comune aveva pensato di fare da solo e ci aveva escluso dal Tavolo per la sicurezza e credevo che la Regione dovesse, da fratello maggiore, rispettare questo orientamento. Invece oggi dico che dobbiamo fare la nostra parte e mettere in campo uno sforzo straordinario perchè siano ripristinate le condizioni di sicurezza e i diritti elementari di ogni lavoratore”.
Durante la presentazione del corso per i nuovi ispettori, i dirigenti della prevenzione della Asl hanno chiesto al governatore altre misure, denunciando l’insufficienza dell’unica assistente sanitaria del dipartimento (più un interinale) a fronte di una provincia che ha il tasso di tubercolosi quattro volte più alto rispetto a quello della Toscana. “Ci vorrebbero almeno 3 o 4 assistenti sanitari assunti a tempo indeterminato” ha detto Mauro Margheri, dirigente della Asl 4. Altro problema segnalato è il trasferimento dei dormitori dai capannoni alle civili abitazioni, con un aumento esponenziale degli esposti per casi di sovraffollamento e scarse condizioni di igiene nei palazzi e il fenomeno dell’importazione illegale di alimenti dalla Cina.
“Sono disposto a investire altre risorse, assumendo altre figure e finanziando altri progetti, sulla base di un piano che formulerà il direttore generale della Asl Majno” – ha risposto il presidente della Regione Rossi, che oggi firmerà con le Procure di Prato, Firenze e Pistoia un protocollo, grazie al quale la Regione metterà a disposizione personale amministrativo per seguire le pratiche che aumenteranno a seguito dell’aumento dei controlli.
Dario Zona
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