“Prepararsi all’ora X”: è quello che recita lo striscione srotolato a fine spettacolo dagli operai-attori di “Il Capitale”, opera della compagnia Kepler-452 che ha aperto la stagione di prosa del teatro Metastasio. In sottofondo, “Insorgiamo”, l’inno degli operai cantato dagli spettatori del loggione. L’ “ora X” dello striscione coincide con il 1 Gennaio 2024, quando le 185 lettere di licenziamento arrivate ieri diventeranno effettive.
Presente nel foyer, prima dell’inizio dello spettacolo, il presidente della regione Eugenio Giani. Tra gli spettatori anche la consigliera comunale fiorentina Antonella Bundu e tanti operai ex Gkn.
“Il Capitale” di Enrico Baraldi e Nicola Borghesi (Kepler-452) parla dell’incontro tra un classico della letteratura filosofica ed economica, una compagnia di teatro e un gruppo di lavoratori metalmeccanici di una fabbrica occupata: la GKN di Campi Bisenzio. L’idea di mettere in scena il testo di Karl Marx nasce dopo la fine del primo lockdown, quando la compagnia bolognese sente la necessità di ascoltare chi ha perso il lavoro. Inizia così il viaggio in giro per l’Italia alla ricerca di quei luoghi in cui le pagine di Marx diventano persone e accadimenti fino ad approdare al GKN, una fabbrica che ha smesso di produrre semiassi in una mattina d’estate del 2021, a seguito di un licenziamento di massa di 422 operai. Nel tempo che trascorrono alla GKN, Nicola ed Enrico intervistano centinaia di operai, partecipano a picchetti, assemblee, manifestazioni, cercando di volta in volta di tornare alle pagine di Marx. Poi la loro attenzione si concentra su tre persone: Iorio, manutentore, Felice, operaio addetto al montaggio e Tiziana, operaia addetta alle pulizie, che invitano in teatro con loro, a Bologna, per fare insieme uno spettacolo. Lo spettacolo sarà in scena fino a questa domenica.