10 Ottobre 2023

Sr 325, industriali e artigiani alla Regione: “Stanzi subito risorse per studiare una viabilità alternativa”

Confindustria, Confartigianato e Cna chiedono anche che i comuni interessati collaborino esprimendo i dovuti pareri, per accelerare il procedimento


Dopo l’ennesimo incidente che ha provocato l’interruzione della Sr 325, con grandi disagi sulla percorribilità da e per la Vallata per l’intero pomeriggio di ieri, Confindustria Toscana Nord, Confartigianato e Cna tornano a chiedere a gran voce “interventi risolutivi ed una viabilità alternativa, a favore di  residenti, lavoratori, studenti, e per le imprese che hanno necessità di infrastrutturazione viaria al passo con i tempi”.
Le associazioni di categoria, che assieme ai rappresentanti degli enti locali a settembre scorso hanno incontrato l’assessore regionale alle infrastrutture Stefano Baccelli per sollecitare interventi utili a potenziare i collegamenti fra Prato e la Valbisenzio, auspicano adesso che si acceleri arrivando alla firma di un protocollo congiunto per individuare risorse finalizzate agli studi e alle progettazioni di una viabilità alternativa.

“In particolare – scrivono in una nota Confindustria, Confartigianato e Cna – non sono più rimandabili gli stadi di progettazione necessari per la valutazione della cantierabilità delle opere per una viabilità alternativa, che risulta dai fatti sempre più urgente; occorre dunque che i fondi necessari per redigere il documento di fattibilità vengano stanziati dalla Regione Toscana già nell’ambito della variazione di bilancio 2023.

Chiediamo anche agli altri enti interessati (provincia di Prato e comuni di Prato, Vaiano, Vernio, Cantagallo e Montemurlo) di impegnarsi a collaborare con la Regione esprimendo i necessari o opportuni pareri, per accelerare il procedimento. Crediamo anche che sia importante calendarizzare le diverse scadenze, per avere l’approvazione del documento di fattibilità che, fra le varie alternative, individui la migliore insieme alla progettazione preliminare. Definire i tempi significa infatti assumersi una responsabilità verso un territorio che non può più attendere” concludono le tre associazioni.