10 Gennaio 2014

Abusi edilizi e lavoratori a nero: sequestrate due ditte gestite da cinesi e denunciate tre imprenditrici


Nella mattinata di ieri, nell’’ambito di un servizio finalizzato al contrasto dell’’immigrazione clandestina e sfruttamento della manodopera straniera irregolare,  una squadra interforze ha eseguito un’’ispezione in due laboratori cittadini a seguito del quale sono stati deferiti in stato di libertà – per sfruttamento della manodopera clandestina – tre donne di nazionalità cinese. La proprietaria e colei che gestiva una delle due ditte abitano a Prato mentre la titolare dell’’altra azienda risiede a Campi Bisenzio. Le tre imprenditrici, inoltre, sono state sia deferite  per violazioni urbanistiche avendo creato – senza autorizzazione – opere infrastrutturali all’’interno degli opifici che sono stati sottoposti a sequestro preventivo, con la contestazione di numerose violazioni  relative alla destinazione d’’uso degli immobili e alla normativa sulla sicurezza sul lavoro. Si è proceduto al complessivo sequestro amministrativo di 51 macchinari industriali. Nel contesto sono stati anche rintracciati due stranieri irregolari che sono stati deferiti in stato di libertà.  I clandestini, al termine delle operazioni di identificazione e riscontri dattiloscopici, sono stati  avviati  all’’ufficio immigrazione della Questura per il successivo provvedimento di espulsione.