I militari dei 12 NAS dell’Italia centrale – nel corso di un servizio coordinato disposto nella seconda metà di settembre – hanno effettuato controlli mirati presso centri e associazioni sportive, palestre, piscine e ambulatori per verificare il rispetto della normativa in merito al rilascio di certificati medici per lo svolgimento di attività sportiva.
Nel corso delle numerose ispezioni, finalizzate alla tutela della salute e della sicurezza degli atleti e degli sportivi in generale, è stato verificato il possesso e la regolarità dei certificati di idoneità degli iscritti e frequentatori degli impianti sportivi, la presenza del defibrillatore, l’adozione di misure per il contrasto della “legionella”.
Nell’ambito del territorio del comando provinciale di Prato, sono state segnalate alle autorità amministrative una palestra, per aver accettato certificati medici per l’attività non agonistica, rilasciati senza l’indicazione degli accertamenti diagnostici eseguiti o da specialisti diversi da quelli autorizzati dalla specifica normativa; una palestra, al cui interno sono state rilevate delle carenze strutturali; due medici per aver rilasciato certificazione sanitaria allo svolgimento dell’attività non agonistica, senza rivestire la qualifica di medico di medicina generale, medico specialista in medicina dello sport o medico della federazione sportiva italiana.
Le ispezioni hanno interessato complessivamente 413 centri sportivi in diverse regioni, accertando violazioni in 118. Per 7 è scattata la sospensione immediata dell’attività a causa delle gravi irregolarità riscontrate. Complessivamente sono 81 le persone segnalate alle autorità amministrative, 9 quelle denunciate in stato di libertà e 118 le violazioni contestate, tra penali e amministrative, per un ammontare di 176.000 euro.