Prato tra le 58 province italiane in cui si registrano, nel 2023, percentuali di smog fuori dai limiti indicati dall’Organizzazione mondiale della Sanità. A dirlo l’inchiesta Edjnet pubblicata su “Il Sole 24 Ore” che riproduce, per numeri, la mappa della concentrazione di polveri sottili Pm 2,5 nei primi otto mesi del 2023, valori poi confrontati con i dati degli ultimi 5 anni. Nello specifico, il distretto tessile, si colloca alla 32esima posizione, prima provincia in Toscana per indici di inquinamento, in cui la concentrazione media di Pm 2,5 nei primi otto mesi del 2023 è risultata superiore alla soglia limite di 10 microgrammi per metro cubo. L’andamento negli ultimi anni è oscillante ma comunque sempre superiore ai limiti previsti: 10,4 nel 2018, 12,2 nel 2019, 11,7 nel 2020, 10,1 nel 2021, 11,5 nel 2022 e addirittura 12,9 nel 2023. La variazione percentuale nei cinque anni presi in esame è pari dunque all’11,2%, un aumento consistente e a doppia cifra che dimostra un netto peggioramento della qualità dell’aria nella nostra provincia. Sempre nella “Top 58” delle province più inquinate anche Pistoia, ma al 37esimo posto (+12,7% dal 2018 ad oggi), Firenze al 44esimo (+2,9%), Pisa al 45esimo (-0,5%), Lucca al 50esimo piazzamento (+12,9%) e Arezzo al 58esimo (-0,7%). Qualità migliore dell’aria, quindi, a Grosseto, Livorno, Massa-Carrara e Siena che non figurano tra le province italiane con più smog.