Forconi si, ma pochi. La annunciata protesta del movimento nazionale è andata in scena anche in piazza Mercatale, ma ha coinvolto soltanto una cinquantina di manifestanti. I più “arrabbiati” si sono riuniti nei giardini del tondo intorno alle 10, portandosi dietro un paio di striscioni, qualche megafono e tanto rancore verso la politica nazionale e locale.
“Alcuni italiani non si arrendono”, la scritta a caratteri cubitali che è stata usata per bloccare in momenti alterni il traffico nella piazza. Nel frattempo alcuni volenterosi manifestanti distribuivano volantini agli automobilisti, mentre altri cantavano l’inno italiano, sventolando bandiere tricolore e intonando cori contro l’euro, contro i poteri sovranazionali, contro la “casta” politica. E poi cori da stadio, contro l’euro, contro la “casta”, contro la crisi e i poteri sovranazionali. Dopo aver fermato il traffico per due o tre volte nel bel mezzo del Mercatale, il piccolo corteo si è diretto a piedi verso piazza del Comune, continuando ad urlare la sua protesta fra sguardi di curiosità e stupore. Arrivata all’obiettivo, il palazzo Comunale, la frangia pratese del movimento dei forconi si è soffermata sotto il monumento di Francesco Datini ed ha proseguito a gran voce nell’elencare i motivi della sollevazione popolare. Poi, in maniera pacifica, si è nuovamente diretta verso piazza Mercatale, dove ha stazionato fino al pomeriggio, continuando a fermare il traffico e creare rallentamenti.