“L’incendio della fabbrica di Prato in cui sono morti sette lavoratori cinesi dimostra che se non si fa qualcosa di risolutivo, rischiamo di importare il peggio della globalizzazione”. Lo ha detto la presidente della Camera Laura Boldrini, oggi a margine di un’iniziativa sull’imprenditoria giovanile ad Ancona, esprimendo “cordoglio per le famiglie delle vittime” e invitando lo Stato “a mettere in atto tutte le misure per fare emergere e contrastare questa realtà, che stiamo apprendendo non e’ un caso isolato”.
Anche il ministro per l’Integrazione, Cecile Kyenge, interviene sulla tragedia avvenuta al Macrolotto. “Il mio pensiero è per la tragedia di Prato. Grave la violazione della dignità umana dei lavoratori” si legge in un tweet del ministro.
Intanto il Governatore Enrico Rossi chiede un colloquio a Letta. “Io oggi voglio telefonare al presidente Letta, poi voglio parlare anche con il ministro degli Interni. Lontano dai riflettori, chiedo la convocazione di una e più riunioni per mettere a punto una strategia che bonifichi questa situazione”. Il presidente della Toscana da Agorà, su Raitre, lancia un appello al presidente del Consiglio, Enrico Letta, e al ministro degli Interni, Angelino Alfano, chiedendo un incontro su quanto accaduto nella nostra città. “Sullo sfruttamento di quei sette operai che ieri sono morti e di altri, uno sfruttamento brutale a un euro l’ora, vive un’economia che va oltre le dimensioni del Paese. E’ – spiega Rossi nella sintesi diffusa da Agorà – un pezzo di realtà
cinese, rappresenta un’extraterritorialità conficcata nel cuore dell’Italia e della Toscana”. “Bisogna recuperare questa realtà alla legalità con una pluralità di interventi”. “Il centrosinistra ha avuto a volte comportamenti eccessivamente compassionevoli. Il centrodestra ha puntato principalmente sui controlli, che sono spesso inefficaci: è come seccare il mare con un secchiello. Ora – conclude Rossi – serve una politica più distesa. Ad esempio lo Stato deve fare accordi con la Repubblica Popolare Cinese”.
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