“Ancora una volta si è persa l’occasione per dare delle risposte concrete alla difficile situazione che affligge il Tribunale di Prato”. Lo afferma Marco Furfaro, deputato del Partito Democratico e primo firmatario dell’interrogazione parlamentare presentata nelle scorse settimane al ministro della Giustizia. “La risposta di Nordio – sottolinea Furfaro – non solo non ci soddisfa ma non contiene alcun impegno reale. Certo, finora tutti i governi che si sono succeduti, anche quelli di centrosinistra, non hanno mai affrontato e risolto il problema, ma adesso c’è questo governo in carica e un suo esponente aveva preso impegni precisi, purtroppo disattesi. In Parlamento – conclude Furfaro – presenteremo a breve un ordine del giorno per impegnare formalmente il governo a redigere un piano di assunzioni per Prato, con numeri e date certe. Su questo chiederemo l’appoggio di tutti, compresi i parlamentari eletti con il centrodestra. Vedremo se sapranno stare dalla parte della città”.
“Nella risposta del ministro – sottolinea Marco Biagioni, segretario del PD di Prato – non c’è un solo impegno, tutto si riduce a una semplice fotografia dell’esistente. Una situazione che i cittadini e le imprese di Prato conoscono sin troppo bene. Dopo le passerelle dei mesi scorsi, speravamo che qualcosa potesse cambiare. Così non è stato. Ora – prosegue il segretario del PD – mi auguro che i parlamentari del territorio escano dalla modalità ‘difesa d’ufficio’ e sottoscrivano l’ordine del giorno che ci apprestiamo a presentare in Parlamento. Trovare una soluzione per il nostro sistema giustizia – conclude Biagioni – è interesse di tutti: se si ferma il tribunale, si ferma la crescita della città”.