Marcia della pace di Figline, Biffoni: “Chi verrà dopo di me abbia chiaro che c’era una parte giusta e una sbagliata”
Sul palco le prolusioni del presidente nazionale di Anpi Gianfranco Pagliarulo, della presidente provinciale Angela Riviello e di Matteo Biffoni, commosso per il suo ultimo 6 settembre da sindaco
In tanti hanno partecipato alla Marcia della Pace, che come da tradizione ha chiuso la giornata di celebrazioni per il 79esimo anniversario della Liberazione di Prato. Il corteo si è svolto lungo il percorso da Villa Fiorita a Figline, dove è stata deposta una corona d’alloro al monumento dedicato ai 29 Martiri impiccati nel paese proprio il giorno della liberazione dalle truppe naziste in ritirata. A seguire in piazza dei Partigiani hanno preso la parola la presidente provinciale di Anpi Angela Riviello, il presidente nazionale dell’associazione dei partigiani Gianfranco Pagliarulo e il sindaco Matteo Biffoni. Quest’ultimo, commosso al termine del suo discorso da sindaco a fine mandato, si è rivolto al suo successore:
Nel suo discorso Riviello ha ricordato i pilastri della Costituzione, valori per cui lottare ogni giorno, a partire dal diritto al lavoro con un riferimento velato al licenziamento dei due dipendenti del Pecci:
“L’intera resistenza fu principalmente opera di giovani, che volevano una nuova vita”, ha detto il presidente nazionale di Anpi Gianfranco Pagliarulo: