23 Agosto 2023

Carta Solidale, centinaia di persone escluse si rivolgono al Comune per il mancato recapito

L'amministrazione fa sapere che l’elenco dei beneficiari è stato determinato dall' INPS sulla base delle risorse disponibili, pertanto non tutti i nuclei con i requisiti sono effettivamente rientrati nel contributo


La Carta solidale ha creato i primi malumori e scontenti, con diverse richieste di informazioni, in molti casi lamentele, da parte di cittadini che si sono rivolti al Comune di Prato per il mancato recapito della lettera relativa alla tessera benefit. La Carta solidale “Dedicata a te” 2023, compresa fra gli aiuti previsti dalla Legge di Bilancio 2023, è una carta di pagamento elettronica nominativa rilasciata da Poste Italiane contenente un contributo una tantum uguale per tutti di 382,50 euro.

Il contributo è destinato all’acquisto dei soli beni alimentari di prima necessità, con esclusione di qualsiasi tipologia di bevanda alcolica, e può essere speso presso tutti gli esercizi commerciali che vendono generi alimentari, aderenti alla convenzione.

Gli intestatari delle famiglie beneficiarie sono stati individuati dall’INPS sulla base di alcuni requisiti (nuclei composti da almeno tre persone, residenti nel territorio italiano, con un ISEE non superiore a 15.000 euro), che hanno determinato la concreta assegnazione del contributo. Il contributo non spetta ai nuclei già percettori di misure di inclusione sociale o sostegno alla povertà.

Nel Comune di Prato le famiglie beneficiarie sono state 2.151, per ognuna delle quali l’Ufficio dei Servizi Sociali e Sanità, ha curato il recapito delle lettere. Eppure tanti cittadini hanno chiesto e ancora chiedono formalmente il perché del mancato ricevimento della lettera. Nell’ultimo mese si contano circa 400 contatti all’Urp e altrettanti al Servizio Sociale e Immigrazione. Solo in una minima parte (il 3% circa) si tratta di beneficiari che, per errore postale, non hanno ricevuto lettera e se la vedranno regolarmente recapitare.

In tutti gli altri casi si tratta di nuclei non presenti nell’elenco dei beneficiari e dunque non aventi diritto al contributo. Il Comune specifica che non è in possesso dei dati relativi alle motivazioni di esclusione, legati probabilmente al fatto che le risorse messe a disposizione non sono state sufficienti a coprire interamente la platea degli aventi diritto.

L’elenco dei beneficiari è stato determinato dall’ INPS sulla base delle risorse disponibili, pertanto non tutti i nuclei con i requisiti sono effettivamente rientrati nel contributo della Carta spesa.