Crisi Sasch: incontro ai vertici fra CNA e Confartigianato
“La crisi della Sasch e delle aziende ad essa collegate, non riguarda soltanto i titolari e i dipendenti del gruppo, ma anche le molte aziende terziste che operano a Prato e fuori Prato per questo gruppo”. A metterlo in evidenza sono Confartigianato e Cna, che intervengono sulla vicenda Sasch. “Sono imprenditori piccoli e grandi, i loro dipendenti, a catena i loro fornitori, che rischiano di allargarsi a macchia d’olio ed aggravare le difficoltà di una città già massacrata dalla crisi” affermano i presidenti delle due associazioni, Luca Giusti e Anselmo Potenza, secondo i quali “deve essere creata una sorta di rete protettiva per le imprese terziste che subiranno danni dalla impossibilità della Sasch di rispettare i propri impegni”. Confartigianato e Cna chiedono un impegno di Regione, Provincia e Comune di Prato per costruire un accordo fra banche e consorzi fidi che realizzi condizioni di sostegno creditizio al sistema di imprese coinvolto nella crisi Sasch. Intanto sul piano operativo le due associazini artigiane , alle quali si sono già rivolte varie imprese coinvolte e preoccupate, hanno messo in piedi uno staff tecnico comune per affrontare tutti i casi che si presenteranno e per costituire anche un gruppo- comitato di creditori.
Sulla crisi della Sasch, si registra oggi anche l’intervento di Ilaria Bugetti, segretario provinciale del Pd. “Concordati e Newco escano dalla nebbia delle indiscrezioni e si abbia la correttezza di dire parole chiare sul futuro delle aziende e dei posti di lavoro” afferma Bugetti, che si appella alle banche affinché costruiscano una cintura di sicurezza per i fornitori della Sasch. “Se Cenni non può intervenire come sindaco – aggiunge Bugetti – si metta almeno una mano sul cuore come imprenditore e pensi principalmente agli interessi dei lavoratori.