11 Agosto 2023

Aggressioni agli operai Si Cobas, Prestanti riceve il sindacato e una delegazione di lavoratori

Il sindacalista Luca Toscano: "Segnale in controtendenza rispetto all'atteggiamento del comune di Prato". Botta e risposta con Biffoni: "Le mie porte non sono mai state chiuse a nessuno"


Una delegazione di dipendenti dell’azienda di logistica Acca di Seano è stata ricevuta in comune dal sindaco di Carmignano Edoardo Prestanti. L’amministrazione ha voluto ascoltare dalla voce diretta dei lavoratori e dei sindacalisti del Si Cobas che li stanno seguendo le ultime vicende all’interno della ditta di via Copernico dove un gruppo di operai ha organizzato uno sciopero per chiedere migliori condizioni di lavoro. Uno degli operai che ha partecipato alla protesta, denuncia il Si Cobas, è stato aggredito a bastonate martedì mattina mentre tornava da lavoro: si tratta della quarta aggressione nel giro un mese nei confronti di lavoratori che stanno aderendo alla contestazione. Il picchetto adesso è sospeso, ma dall’ufficio del sindaco di Carmignano, il sindacato continua a chiedere più attenzione da parte delle istituzioni: “Che il sindaco di Carmignano ci abbia ricevuti è un segnale in controtendenza rispetto all’atteggiamento che c’è stato fino ad ora soprattutto da parte del comune di Prato dove abbiamo visto consumarsi dal 2018 ad oggi un incredibile numero di aggressioni – dichiara il sindacalista Luca Toscano -.  Si deve aspettare sempre questi momenti per riuscire a fare quello che il comune di Prato avrebbe dovuto già fare nel 2028, cioè appoggiare senza se e senza ma chi ha iniziato ad alzare la testa contro lo sfruttamento”.

“La violenza sui lavoratori non è in alcun modo accettabile – ha dichiarato il sindaco di Prato Matteo Biffoni -, il sindacato deve essere libero di fare il sindacato, certo nel rispetto delle regole da parte di tutti. Ci affidiamo alle forze dell’ordine che so essere già sul caso, intanto ribadisco che non ho mai chiuso le mie porte a nessuno”, dice Biffoni. Da Carmignano Edoardo Prestanti fa sapere che intanto chiederà un tavolo in prefettura sulle ultime aggressioni: “L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro e quando il lavoro diventa sfruttamento chi rappresenta le istituzioni deve chiedere chiarezza. In primis alla Prefettura. Fare luce sui questa vicenda può aiutare a fare luce su alcuni tratti inquietanti del lavoro in questo distretto”.