Quasi un terzo delle richieste arrivano da Prato. Si parla di cassa integrazione in deroga e un accordo siglato in Regione permetterà di gestirla meglio. Un accordo tra l’ente regionale, la direzione regionale Inps e le parti sociali permetterà alla Regione stessa di sapere con certezza quali e quante risorse sono state utilizzate effettivamente per pagare la Cassa integrazione in deroga. Fino ad oggi, infatti, è accaduto che non sempre le aziende che hanno fatto richiesta di cassa integrazione in deroga per i propri dipendenti abbiano poi speso tutte o in parte le relative risorse o usufruito della cassa in deroga. Il problema è che la comunicazione di queste risorse non spese non arriva mai tempestivamente dall’Inps, impedendone così il reimpiego.
«La situazione economica continua ad essere critica, con un aumento costante delle richieste di Cassa integrazione in deroga – afferma l’assessore al lavoro Gianfranco Simoncini – questo ci impone di ottimizzare le risorse. Non possiamo permetterci sprechi o diseconomie, soprattutto se, come in questo caso, sono frutto di normative e tempi burocratici inadeguati all’attuale fase di emergenza. Abbiamo autorizzato oltre 30 milioni di ore, ma non sappiamo ad oggi, quante siano state effettivamente fatte e pagate».
L’accordo fra Regione, Inps e parti sociali introduce un limite massimo di 60 giorni per la trasmissione da parte delle aziende dell’avvio della cassa integrazione, per la comunicazione del mancato avvio e per gli altri adempimenti previsti.
Ciò consentirà di sbloccare le eventuali risorse inutilizzate e di usufruire delle economie per finanziare ulteriori richieste di cassa integrazione.
Qualche dato sulla Cig in deroga Fino al 10 novembre di quest’anno, le richieste di autorizzazione di cassa integrazione in deroga pervenute alla Regione sono state 17.698 che sommate alle 747 autorizzate tramite la direzione del lavoro, diventano 18 .445. Di queste sono state ritenute complete, congrue e quindi autorizzate 17.398 (pari al 94% delle domande pervenute) delle quali 8.727 relative al 2009 e 8.671 relative al 2010.
La maggioranza delle domande registrate proviene da aziende che hanno sede nella provincia di Prato (31,1%) e nella Provincia di Firenze (22,3%), rilevante comunque anche la quota di richieste di aziende aretine(13,3%), pistoiesi (11,2%) e pisane (10,6%).
Le 17.698 domande autorizzate dalla Regione riguardano 32.995 lavoratori, per un totale di 30.250.330 ore di CIG in deroga; in media sono state richieste 917 ore di sospensione o riduzione per ciascun lavoratore.