3 Agosto 2023

Spaccata ai finestrini di 15 auto a Comeana, l’opposizione attacca il sindaco che chiama in causa la Prefettura

Prestanti ha richiesto la convocazione del Comitato ordine pubblico. Fratelli d'Italia invoca chiarezza sull'efficienza della videosorveglianza


Una quindicina di auto prese di mira, i cui finestrini sono stati spaccati a colpi di tombino. È successo stanotte a Comeana, nel comune di Carmignano. Un episodio che ha spinto i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia Giovanni Sardi, Eleonora Torrini e Federica Bini a preannunciare una interrogazione ad hoc sulle telecamere di videosorveglianza, perché – scrivono “molte stazioni ci vengono segnalate inattive”.

“Da settimane se non mesi – scrivono i consiglieri di Fratelli d’Italia – i residenti di quasi tutte le frazione del comune chiedono a gran voce un piano speciale per la prevenzione di furti, violazione di domicilio ed atti vandalici, dal Loretino, Comeana fino a Spazzavento passando da Montalbiolo, Artimino, La Serra e Santa Cristina: sono ormai quotidiane le segnalazioni di spaccate alle auto o furti nelle case ed è assolutamente intollerabile continuare a chiudere gli occhi e tapparsi le orecchie davanti ad una persistere di tali eventi criminali”. Secondo i consiglieri di opposizione “da segnalazioni fatte dai cittadini o da sopralluoghi, si viene a sapere che moltissime delle telecamere e delle foto trappole con le quali si dice di aver messo in sicurezza le frazioni sono spente perché senza sistema di manutenzione o addirittura compromesse”.

Alle accuse di immobilismo mosse da Sardi, Torrini e Bini, il sindaco Edoardo Prestanti risponde che a seguito dell’ultima spaccata ha provveduto a fare immediata richiesta alla Prefettura di convocazione del Comitato ordine e sicurezza pubblica per trattare la questione. “Il sindaco non è uno sceriffo – afferma Prestanti – ma può pretendere più controlli di polizia dagli organi competenti. Le competenze in materia di sicurezza ricadono sul Ministero dell’Interno, che le esercita mediante questura e prefettura. Il sindaco può, però, valutati i fatti e accertato il livello di criticità della sicurezza urbana, chiedere agli organi competente di agire e predisporre ogni azione necessaria ad arginare e ad abbassare il livello di guardia. Ed è quanto abbiamo fatto”.

Foto di archivio