Oltre 10mila persone si sono rivolte nel 2022 alla Società della Salute area pratese, suddivisi in quattro macro aree di intervento: minori e famiglia; persone anziane; disabili e persone in condizione di svantaggio. Tra i servizi erogati, l’accoglienza di minori e disabili in strutture residenziali o semi residenziali, l’attivazione di sostegni educativi e alla socializzazione per i minori. L’inserimento di anziani in rsa, l’assistenza domiciliare di tipo sociale e il sostegno durante il Covid sempre per gli anziani. Il trasporto sociale, l’accompagnamento al lavoro e il progetto dopo di noi per persone disabili. A questi si aggiungono i servizi erogati per le persone in condizione di svantaggio, che vanno dagli interventi per la marginalità sociale all’elargizione di contributi economici e per il contrasto alla violenza di genere, servizi mensa e accoglienza notturna. E’ quanto emerge dal bilancio del 2022 dell’Sds, un bilancio da 24 milioni di euro, una gestione, come sottolineato dal presidente Simone Faggi, frutto del lavoro del suo predecessore, Luigi Biancalani.
“Da questo quadro emerge un lavoro fatto a nostro avviso in maniera adeguata, da cui si evince la mole di lavoro e le tante risorse riversate per dare risposte e servizi ai cittadini. Ma soprattutto è la prova di come SdS sia il modo migliore per garantire una fattiva gestione del sociale e del socio-sanitario, la prova che questa è la strada giusta per far funzionare la filiera che parte dall’Europa, passa dallo Stato e dalla Regione e arriva ai Comuni – ha detto Faggi -. In un anno, infatti, si sono rivolte a SdS circa diecimila persone. Stiamo facendo bene, dunque, anche se la grande sfida resta pensare se sia necessario intercettare altri bisogni e altre risorse”.
“Abbiamo approvato un bilancio da 24milioni euro, che gestiamo direttamente. – ha spiegato la direttrice dell’Sds Lorena Paganelli – Il modo di lavorare impostato sta dando i frutti, la vera sfida era creare un ente che costruisse servizi integrati e a misura della complessità di bisogni legati alla persona. Un ente che fosse risorsa. E questi numeri lo dimostrano. Come lo dimostra la grande collaborazione che abbiamo con il variegato mondo del terzo settore pratese, un vero valore aggiunto. Chiaramente il nostro lavoro andrà sempre aumentando, perché i bisogni sociali e sanitari non finiscono mai e le risorse non bastano. Quindi intercettare fondi europei e trasformarli in progetti seri e servizi efficienti resta la priorità”. E per il 2023 l’obiettivo è quello di lavorare ancor di più sui giovani, “stanno emergendo nuovi fenomeni o si stanno accentuando quelli già in atto – ha proseguito Paganelli -. Cercheremo di intercettare quei ragazzi che presentano delle fragilità e disagi. Stiamo pensando ad un progetto, in accordo con le scuole e i soggetti del terzo settore, proprio per dare loro delle opportunità e intercettare questo disagio”. Sarà quindi attivata una piattaforma di ascolto multidisciplinare ed entreranno in campo a breve anche gli operatori di strada dedicati proprio ai ragazzi e minorenni.