Piscina di via Roma, Spada: “Fra mattonelle spaccate e incuria anche una macchina tagliaerba con le chiavi inserite”
Il capogruppo della Lega attacca il Comune e il Cgfs: "Sono responsabili e devono intervenire subito"
«La piscina di via Roma è rovinata, a mezzo servizio, assediata dall’erbaccia, dal cantiere e dal sudicio ma non se ne può fare a meno: è l’unica all’aria aperta e pubblica, cosa indegna per la terza città dell’Italia centrale, a disposizione dei giovanissimi e delle classi meno abbienti in giornate che rasentano i 40 gradi all’ombra. Ma c’è di più. La piscina di via Roma è anche pericolosa». Lo afferma il capogruppo in Comune e segretario provinciale della Lega, Daniele Spada, che stamani ha compiuto un sopralluogo all’impianto natatorio comunale.
Dopo che nel week end diverse persone sono state costrette a tornare a casa per via del raggiungimento della capienza della piscina, limitato a 150 persone, Spada ieri ha presentato un’interrogazione in consiglio comunale e stamani si è recato in loco per rendersi conto della situazione, documentata ieri anche da Tv Prato.
«In un luogo frequentato soprattutto da bambini e ragazzi, parcheggiata a fianco del bar che non funziona ma il cui porticato è a disposizione del pubblico, c’era addirittura una macchina tagliaerba con le chiavi inserite nel quadro” – denuncia il capogruppo del Carroccio pratese -, che aggiunge: “Visti i problemi d’affollamento e di vigilanza emersi in questi giorni, chiunque poteva salirci sopra e probabilmente accenderla».
«È una situazione di pericolo incredibile, a riprova del lassismo di un’amministrazione comunale che promette bischerate da un decennio, senza realizzarne una, e che permette che piscine, stadio, giardini, strade e fontane vadano in malora, in una città in cui trovare una fonte d’acqua funzionante è più difficile che imbattersi in un pur raro cestino della spazzatura – dice Spada – La macchina con le chiavi inserite è la riprova del lassismo di Biffoni e compagni, compresi evidentemente quelli del Cgfs al quale è stata data in gestione la piscina».
Per il capogruppo della Lega, intervenuto già ieri sulla questione, «è incredibile che il presidente del Cgfs, Grifasi, non abbia nemmeno il pudore di ammettere gli errori fatti e le mancanze nella gestione della piscina. Se il Comune ha l’enorme responsabilità di non avere disponibile nemmeno una piscina in condizioni decenti per l’estate dei pratesi, il Cgfs ha la responsabilità di una gestione approssimativa, disorganizzata e sciatta ma intanto, per decenni, è costato e costa centinaia di migliaia di euro ai pratesi, così come molte delle cose in cui il Pd ha voluto mettere pesantemente le mani. È una struttura che, tra un anno, andrà profondamente rivista e ripensata, nei suoi organi e nelle sue funzioni, una volta che i pratesi avranno cacciato un’amministrazione fallimentare, esprimendosi con il voto».