L’infanzia, il calcio, la famiglia. Christian Vieri compie 50 anni e si racconta a cuore aperto in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera. Un bilancio positivo per il Bobo nazionale che, partito da Prato, ha conquistato il mondo con il suo modo di fare calcio.
In carriera ha segnato 272 gol (23 quelli messi a segno con la maglia della Nazionale italiana), ma i suoi tiri vincenti sono quelli che gli hanno permesso di mettere la testa a posto e formare una famiglia insieme a Costanza Caracciolo. I veri tesori, ammette, sono le sue due figlie, Stella e Isabel. “Adesso so cos’è l’amore – dichiara Vieri – vivo per prendermi cura di loro e di mia moglie”.
Una parte consistente dell’intervista è, ovviamente, dedicata alla sua carriera sportiva. Dall’infanzia in Australia al ritorno in Italia a 14 anni per scendere in campo, con un legame fortissimo con Prato. “Il primo a credere in me è stato nonno Vieri – racconta Bobo – mi manca tantissimo, oggi avrei voluto festeggiare con lui”. Fondamentali nella sua vita anche i genitori, Roberto e Nathalie. “Lo chiamo sempre Bob. Se sono così è merito suo, che è stato un grande calciatore, genio e sregolatezza e mi ha sempre detto le cose come stavano – ripete Vieri – Mamma Nathalie è la donna più importante della mia vita. Mi ha aiutato a tenere la barra dritta nel momento di massima fama”.
Un passaggio poi sul primo contratto con la Juve, per cinque anni: l’ingresso nel panorama calcistico dei grandi club. “In famiglia piangevano tutti – ricorda – brindavano e dicevano ‘ce l’hai fatta, sei a posto per tutta la vita!'”.
50 anni e la voglia di guardarsi indietro per fare un bilancio. Tra successi, gloria, contratti milionari ma anche impegno, sacrificio, lacrime. La festa di compleanno è stata organizzata a Formentera, suo posto del cuore da sempre. Un sogno per i prossimi 50 anni? “Stare bene e vedere crescere le mie figlie”, chiosa Bobo alla fine dell’intervista. E allora…tanti auguri Bobo Vieri!