6 Marzo 2012

Vuoto a rendere per gli imballaggi per bevande, Bernocchi: “E’ un’opportunità, ma occorre armonizzare le norme esistenti”


Filippo Bernocchi

“Il vuoto a rendere per gli imballaggi per bevande potrebbe essere un’ipotesi da affiancare all’attuale sistema di raccolta differenziata, ma è necessario valutare le conseguenze. Prima di introdurre riforme di un sistema che sta dando buoni risultati, occorre fare chiarezza cercando ad esempio di armonizzare le numerose norme di settore che rendono spesso il quadro di riferimento non chiaro”. Così Filippo Bernocchi, assesore del Comune di Prato e delegato Anci ad Energia e rifiuti, commenta i lavori del convegno dal titolo “Vuoto a rendere: opportunità o problema?”, che si è svolto ieri a Roma per valutare la possibilità di introdurre nel nostro Paese un sistema di cauzione da applicare sui contenitori per bevande, al fine di favorire la resa dei vuoti. “Nel nostro Paese – ha ricordato Bernocchi – il sistema attuale di recupero e riciclo sta dando dei risultati soddisfacenti seppure in maniera non omogenea. Al Nord i risultati sono in linea con gli standard raggiunti in molti paesi europei, a livello complessivo grazie alle raccolte differenziate svolte dai comuni e dalle aziende di gestione e agli investimenti in termini di attrezzature e personale addetto alla raccolta avviati negli anni, si sono raggiunti gli obiettivi di recupero del 70% e di riciclo, mentre al Sud la strada da fare è ancora lunga e complessa anche per la carenza di dotazioni impiantistiche”. Per il delegato Anci “si dovrebbe sperimentare il sistema in un contesto territoriale e successivamente valutare le conseguenze a livello di costi, di occupazione e oneri ambientali” inoltre “si dovrebbe cominciare a ragionare nei termini della direttiva europea che pone obiettivi di riutilizzo e riciclo” conclude Bernocchi.

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