3 Marzo 2012

L’INTERVENTO/Il lamento del tifoso-politico: “Adesso ci hanno tolto anche lo stadio”


E così ci hanno tolto anche il Lungobisenzio.
Non ci poteva essere più calzante metafora del destino del tifoso dell’AC Prato, se non questa. Dopo un inizio durissimo, adesso la squadra inizia ad andare meglio, c’è più fiducia, ci si avvicina a una serie di sfide che per tradizione e per classifica assumono una importanza speciale…e lo stadio viene dichiarato inagibile. Una nuvola di fantozziana memoria sui mille impavidi -si, impavidi- del Lungobisenzio.
Sarebbe facile impiantare una polemica sulla mancata effettuazione dei lavori di ripristino: ma non lo voglio fare, perchè la troverei una speculazione poco seria. E’ ormai chiaro a tutti -anche a questa Giunta, credo- che dopo il catastrofico passaggio dei Governi Berlusconi, i Comuni fanno fatica a reperire risorse, spesso sono costretti a fare delle scelte, a individuare le priorità ed è sempre più complicato far quadrare i conti. E allora voglio arrivare ad ammettere, pur con qualche piccola perplessità e con un po’ di fantasia, che era davvero impossibile stanziare quei finanziamenti necessari e conosciuti per adeguare lo stadio.
Ma in questi sei mesi era sicuramente possibile individuare e percorrere una strada alternativa, trovare una via d’uscita insieme a Prefettura e Questura, lavorare per procrastinare questo momento ed effettuare i lavori poi. Aiutare politicamente l’Assessore a far valere le ragioni dell’Ente Comune  in un confronto con gli altri Enti preposti. E invece, sempre metaforicamente parlando, anche stavolta il Sindaco si è messo la sciarpa il giorno dell’elezione e l’ha riposta nel cassetto il giorno dopo. Non è accaduto nulla in questi mesi, e la proroga è esaurita.
Tanto, come sempre, a rimetterci siamo noi, i mille, forse meno, come scrivono i giornali, del Lungobisenzio. Ma io conosco quella gente: ostinazione e passione genuina. Abbiamo seguito il Prato in ogni condizione, lo faremo ancora. Ma direi di segnare nel taccuino degli avvenimenti anche questo dato di fatto: la lista degli amici immaginari, ed, in particolare, di quelli da campagna elettorale, dell’AC. Prato 1908 si allunga, ed è un peccato. Scriveva il Sindaco nel suo programma elettorale “non mancherà l’attenzione sulla necessità di restituire a Prato una squadra di calcio adeguata al prestigio della città”; intanto, per non farci mancare l’attenzione, ci chiudono lo Stadio, fatto mai successo prima.
Affronteremo anche questa; abbiamo sofferto tanto, non ci manca certo l’abitudine alle delusioni. Ma quei mille, davvero, meritano di più.

Matteo Biffoni
Consigliere comunale Pd

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