Si è aperto ieri sera con lo scrittore Sandro Veronesi il nuovo ciclo di incontri di “Libri d’Italia”, la rassegna letteraria curata dal giornalista Stefano Coppini e promossa dall’assessorato alla cultura del Comune insieme al Kiwanis club centro storico. All’iniziativa, tenutasi alla biblioteca Lazzerini, sono intervenute numerose persone che hanno partecipato alla conversazione con l’autore sul suo ultimo libro “Baci scagliati altrove”, uscito in vendita lo scorso dicembre.
Non si tratta di un romanzo, ma di una raccolta di 14 racconti che Veronesi ha scelto tra i tanti suoi scritti e che colpisce soprattutto per la storia con cui affronta il tema autobiografico della morte dei suoi genitori. Ed è proprio con il racconto “Profezia” che decide di aprire la raccolta dando il via alla stesura di tutta l’opera. “Nel corso degli anni, venti e più – dichiara lo scrittore – ho scritto diversi racconti e una volta trovato quello che mi sembrava essere il suggello per la mia raccolta, che poi è quello più recente, che ho scritto l’anno scorso e apre il libro, ho pensato che fosse arrivato il momento di pubblicarlo. Ne è venuto fuori un libro non tematico e piuttosto esile”.
Durante la serata non sono mancati i riferimenti ai testi dell’amico e collega scrittore Edoardo Nesi, presente in sala, e nemmeno quelli alla città di Prato, che raramente Veronesi rammenta nelle sue opere, nonostante ci viva. E’ lo stesso Veronesi però, parlando con il pubblico, a non escludere la possibilità di trasferirsi di nuovo a Roma in futuro e comunque, non prima che il terzo figlio abbia concluso il liceo e compiuto la maggiore età.
Barbara Burzi