23 Febbraio 2012

“Il lavoro al centro” concede il bis: al Gramsci Keynes torna il salone che mette in contatto le aziende e il mondo della scuola


Il titolo del 2012 sarà “Padri e figli, lavoro come diritto, lavoro come progetto”, ma con lo slogan “Il lavoro al centro” la Provincia intende per il secondo anno dar vita dal 9 al 12 maggio a un incontro a tutto campo fra enti, imprese, scuole e agenzie formative. Al Gramsci-Keynes dentro il polo scolastico di San Giusto, scelto come location anche per quest’anno, saranno allestiti gli stand degli espositori (l’anno scorso erano 80), ma alla rassegna vera e propria si arriverà con un percorso ricco di eventi pensati soprattutto per i giovani e per il loro futuro, temi a cui è dedicata l’edizione di quest’anno.
Questa mattina la vice presidente della Provincia Ambra Giorgi, insieme al presidente della Fil Aldo Gioli e al direttore del Centro per l’impiego Michele Del Campo, hanno lanciato l’iniziativa ricordando come l’anno passato furono 2.500 i visitatori della rassegna. Promossa e finanziata dalla Provincia attraverso il Fondo sociale europeo, la rassegna ha il patrocinio della Regione Toscana e viene organizzata dalla Fil attraverso il Centro per l’impiego. Fra i partner dell’iniziativa vanno ricordati, oltre alle aziende che decideranno di partecipare con il proprio stand, il Pin, l’Unione industriale pratese, le associazioni artigiane, i sindacati.
“I giovani e lo sviluppo sono i due grandi temi dell’edizione di quest’anno che trasformerà il Gramsci-Keynes in una grande piazza, dove ci si incontra e si scambiano informazioni ed esperienze e si cerca di capire cosa faremo e chi saremo domani – ha detto la vice presidente Ambra Giorgi – La novità è che molte delle iniziative le faremo nelle aziende, e per questo dobbiamo ringraziare fin d’ora l’Unione industriale e le associazioni artigiane. Per esempio il 9 maggio apriremo la rassegna alla storica rifinizione di via delle Fonti, la New Jersey, che quest’anno compie quarant’anni di attività”.
Del Campo e Gioli, con l’aiuto di Simone Cappelli del servizio Lavoro della Provincia, hanno dato ulteriori indicazioni, sottolineando che l’obiettivo è anzitutto quello di diffondere la cultura del lavoro che si confronta con la modernità. “L’anno passato abbiamo avuto 1.500 giovani che hanno partecipato ai vari momenti di orientamento nel corso della rassegna – hanno aggiunto – E il questionario destinato agli espositori ha mostrato un giudizio di soddisfazione per la partecipazione nel 90% dei casi. La sfida quest’anno è fare meglio”.

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