Sono iniziati i lavori di restauro del Ponte sull’Arno a Camaioni, l’importante arteria che collega due province e unisce Carmignano con Capraia e Limite e con Montelupo. Un intervento atteso di manutenzione straordinaria che però non porterà nessun disagio all’importante viabilità. Il ponte, infatti, non subirà chiusure immediate e la direzione dei lavori sta trovando soluzioni atte a evitarle del tutto. Se inizialmente erano previsti un paio di giorni di chiusura, adesso potrebbero essere scongiurati anche questi. I lavori di restauro interessano le spalle e le pile del ponte, e i lavori partono dal basso tramite le piste di cantiere previste a progetto che, salvo imprevisti, non andranno a impegnare la viabilità. Per la posa delle carpenterie metalliche (ritegno sismici) invece, era inizialmente prevista per i primi di settembre l’occupazione dell’impalcato del ponte per la discesa in posizione per il tempo strettamente necessario al calo del materiale (2 giornate), ma adesso stanno appunto studiando una soluzione alternativa.
Si tratta di 375mila euro di investimenti, 330mila dei quali ricevuti dal Comune di Carmignano quale contributo per “la realizzazione di opere pubbliche per la messa in sicurezza di edifici e del territorio” confluiti nella linea progettuale del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR). I restanti 45mila sono stati versati dai comuni: il 40 percento, pari a 18mila, da Carmignano, mentre a Montelupo e a Capraia e Limite è toccato un 30 percento a testa pari a 13.500 euro.
“E’ un’opera importante, finanziata con fondi del PNRR su progetto congiunto dei nostri tre Comuni, grazie all’unità di intenti – spiegano i sindaci Edoardo Prestanti di Carmignano, Alessandro Giunti di Capraia e Limite e Paolo Masetti di Montelupo -. Serve per consolidare e mettere in sicurezza un’infrastruttura importante non solo per i residenti di Camaioni, ma per tutti i lavoratori che quotidianamente lo usano da varie provenienze e per vari destinazioni. È inoltre arteria fondamentale per il turismo che gravita su Artimino e sui nostri territori”.
In generale si tratta di un’infrastruttura di collegamento che interessa due province e tre comuni e che mette in relazioni tessuti industriali, commerciali e turistici di non poco conto. L’auspicio è che nel breve tempo si possa arrivare anche a una gestione sovra-territoriale che consenta tempi più celeri per quanto riguarda la manutenzione.
L’infrastruttura rappresenta il collegamento essenziale fra due aree popolose della Regione e risale a quasi 50 anni fa (venne inaugurato nel 1974). In occasione dei i saggi di verifica e controlli fatti sul ponte nel 2019 è stato anche effettuato un monitoraggio dei flussi di traffico, verificando che da quel ponte transitano quasi 10.000 veicoli al giorno.