Hanno picchiato e rapinato un 34 enne, che aveva da poco ritirato l’incasso delle slot machines, riuscendo ad ottenere il suo silenzio con l’intimidazione e la minaccia di morte. Due mesi dopo, i tre malviventi che hanno messo a segno il colpo nella sala giochi del Bar Sport di Poggio a Caiano, sono stati comunque arrestati dai carabinieri della locale stazione, che avevano avviato le indagini a partire dalla segnalazione di un cittadino, al quale era giunta una voce di paese.
I carabinieri hanno verificato la notizia, interpellando la titolare del bar (una cittadina cinese) e la stessa vittima, dipendente della ditta che gestisce le slot machine del locale.
L’uomo era stato rapinato la mattina dello scorso 16 dicembre. Si trovava da solo nella sala giochi attigua al bar, quando gli si sono avvicinati due fratelli pluripregiudicati di origine calabrese e un malvivente tunisino che faceva da palo. I rapinatori, disarmati e a volto scoperto, hanno schiaffeggiato il 34 enne, e prima di fuggire con 2 mila euro, hanno minacciato di ucciderlo qualora avesse raccontato l’accaduto, dicendogli che sapevano dove abitava. La vittima, profondamente turbata per la rapina subita, pur confidandosi con la titolare del bar e con il proprio datore di lavoro, per timore di ritorsioni aveva deciso di non denunciare il reato. Quando i carabinieri, sulla scorta delle voci raccolte, gli hanno chiesto conferma dei fatti, l’uomo ha fornito la descrizione dei tre banditi – già conosciuti alle forze dell’ordine – e li ha riconosciuti. I tre malviventi sono stati rintracciati stamani nelle rispettive abitazioni di Poggio a Caiano, Carmignano e Campi Bisenzio, e condotti al carcere della Dogaia.