17 Gennaio 2012

Tragedia del Giglio, le testimonianze
dei pratesi


E’ stata tra le prime a chiamare le forze dell’ordine e a mettere in moto i soccorsi alla Concordia, quando ancora il comandante della nave incagliatasi all’isola del Giglio non aveva comunicato la gravità della situazione e parlava di un semplice black out elettrico. A chiamare il 112 e la guardia costiera attorno alle 22 di venerdi sera, è stata Lucia Calapai, residente a Prato; sua madre – assieme ad oltre 4000 mila persone – stava vivendo un incubo e per telefono le descriveva l’emergenza.
Prima ancora che sull’isola del Giglio, giungessero in massa gli uomini della protezione civile i primi a soccorrere i naufraghi – la notte di venerdi – sono stati gli isolani, che hanno aperto le case, i ristoranti, la chiesa e i negozi per offrire riparo. Tra di loro c’era anche un veterinario che ha lo studio a Montemurlo, il dottor Antonello Rum, che si è prodigato distribuendo abiti e coperte.