16 Gennaio 2012

Naufragio al Giglio, richiesta d’aiuto e soccorsi anche da Prato


E’ partita anche da Prato – con una telefonata ai carabinieri attorno alle 22 di venerdi sera da parte della figlia di una passeggera – la richiesta di aiuto per la nave Concordia della Costa Crociere, naufragata vicino all’Isola del Giglio.
A chiamare il 112 è stata Lucia Calapai, residente a Prato; sua madre – assieme ad oltre 4000 mila persone – stava vivendo un incubo: l’impatto con lo scoglio, la nave che rimane al buio e inizia a inclinarsi. Soltanto dopo un’ora, però arriverà l’ordine di evacuazione da parte del comandante Francesco Schettino, che alla guardia costiera avrebbe comunicato un semplice guasto elettrico.
A coordinare la macchina dei soccorsi al Giglio, in supporto al comandante dei vigili del fuoco di Grosseto, si è recato sabato scorso Vincenzo Bennardo, a capo dei vigili del fuoco di Prato, presenti sul posto anche con due squadre e due pompieri specializzati del nucleo speleo alpino fluviale, che assieme ai sommozzatori hanno il compito di scandagliare la nave alla ricerca di superstiti.
I pompieri pratesi hanno contribuito al salvataggio della coppia di coreani in luna di miele – estratti dalla nave 24 ore dopo il naufragio – e del capo commissario di bordo Marrico Giampetroni che aveva una gamba fratturata ed è stato tratto in salvo con uno spettacolare intervento.